MOVIDA A MARINA DI RAGUSA, LE PROPOSTE DI GIAMPIERO D’ARAGONA PER RISOLVERE L’ETERNA QUESTIONE TRA RESIDENTI E COMMERCIANTI

Continuano a far parlare le proteste che vedono contrapposte le necessità dei residenti di Marina di Ragusa e quelle di chi nella località balneare possiede un’attività commerciale da portare avanti: secondo il consigliere comunale di Ragusa Grande di Nuovo Giampiero D’Aragona le polemiche che si susseguono in questi giorni hanno infatti a che vedere con tutto tranne che con lo  sviluppo e la crescita della frazione marinara nonostante il dibattito che si è instaurato tra amministrazione comunale e commercianti su musica e vendita di alcolici.

“Premesso che i residenti hanno tutto il diritto di riposare tranquilli e i commercianti di svolgere la propria attività nel migliori dei modi senza danneggiare nessuno – ha affermato D’Aragona – è evidente che in passato sono state fatte scelte politiche superficiali e che oggi sarebbero proprio gli stessi che dovrebbero rispondere del danno che stanno arrecando a commercianti e residenti. I titolari dei locali di Marina di Ragusa, che grazie all’intermediazione dell’assessore Barone avevano trovato gli accordi precisi sul rispetto delle regole, sono tutti giovani imprenditori che hanno avuto il coraggio di investire sul proprio territorio, e dunque è un dovere di tutti tutelare il loro coraggio facendo sì rispettare l’ordinanza ma, allo stesso tempo, facendo in modo che questo primo e ultimo mese di stagione trascorra nella massima serenità.”

Il consigliere comunale si dichiara d’accordo con i controlli ma dice però di non concepire l’accanimento degli stessi che appaiono palesemente troppo serrati nei confronti dei commercianti già soffocati da una stagione ridotta ormai al solo mese di agosto e che mai in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando potrebbero arricchirsi sulle spalle dei residenti.

Secondo D’Aragona non essendo possibile intervenire nell’immediato sarebbe necessario mettere mano al Piano Regolatore Generale (PRG) in modo da individuare una zona e destinarla a uso solo ed esclusivamente turistico ricettivo nonostante  passerebbero certamente anni per l’attuazione ma, dice,  non sarebbe mai troppo tardi. La zona attuale che insiste su via Tindari insieme alle zone limitrofe potrebbe inoltre essere destinata a un uso socio-culturale con intrattenimenti soft, piccoli lounge  bar, trattorie locali, uffici informazione per  turisti, un luogo insomma dove potersi confrontare serenamente così da trasformare la zona in un vero e proprio centro di dibattito  a cielo aperto.

Sugli schiamazzi notturni e l’ordine pubblico infine il consigliere di Ragusa Grande di Nuovo propone un’altra soluzione, ovvero quella di importare il modello Malta, magari sperimentando un postazione fissa di Ps in prossimità di via Tindari con dieci agenti di Polizia  addetti, ogni notte, al controllo solo ed esclusivamente visivo della zona posizionando poi un addetto alla sicurezza in ogni pub della zona: tutto questo secondo D’Aragona sicuramente farebbe da deterrente per i più facinorosi e certamente i residenti eviterebbero la mattina di trovare uno spettacolo a dir poco desolante: “Mi auspico – conclude –  che ci sia una concertazione tra tutti gli attori coinvolti in questa vicenda”.

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