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Morti sul lavoro: Ragusa si colloca al 61esimo posto in Italia
06 Dic 2024 15:32
A fine ottobre 2024, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre ha diffuso i dati sulle morti e gli infortuni sul lavoro in Italia, evidenziando un trend negativo che continua a destare preoccupazione. La Sicilia si trova nella “zona rossa” e la provincia di Ragusa si colloca al 61esimo posto in Italia per incidenti mortali. Come sottolineato da Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio, il numero di vittime sul lavoro è in crescita rispetto all’anno precedente, con 890 decessi, di cui 657 in occasione di lavoro. Questo dato, già allarmante, è accompagnato da un aumento degli infortuni.
Le Regioni
Il rischio di morte sul lavoro continua a variare in base alla regione. Alcune regioni, come Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Molise e Sardegna, sono collocate nella “zona rossa”, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale, mentre altre, come Toscana e Marche, si trovano nella “zona bianca”, con un rischio inferiore alla media. Ragusa si trova attualmente al 61esimo posto in Italia per incidenti mortali sul lavoro.
A rischio soprattutto i lavoratori stranieri
Inoltre, un aspetto particolarmente preoccupante riguarda il rischio di morte per i lavoratori stranieri, che risultano avere una probabilità di decesso sul lavoro quasi tripla rispetto agli italiani. Gli stranieri deceduti per infortuni sul lavoro nei primi dieci mesi dell’anno sono 149 su un totale di 657, con un’incidenza di 62,8 morti ogni milione di occupati rispetto ai 24,0 degli italiani.
Il fenomeno degli infortuni mortali continua a colpire in particolare le fasce di età più avanzate, con la fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni che presenta l’incidenza più elevata (112,8 morti per milione di occupati). Anche la fascia di età tra 55 e 64 anni è molto colpita, con 230 vittime in totale.
Il settore che registra il maggior numero di decessi è quello delle Costruzioni, seguito da Attività Manifatturiere, Trasporti e Magazzinaggio e Commercio.
Nel complesso, la zonizzazione delle regioni italiane basata sull’incidenza infortunistica dipinge un quadro preoccupante, con molte aree caratterizzate da un rischio elevato, ma anche un incremento delle denunce di infortunio totali (+0,4% rispetto all’anno precedente), confermando che la sicurezza sul lavoro continua ad essere una problematica urgente da affrontare.
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