Maria Sigona, modicana, è stata nominata direttrice amministrativa dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Enna. La nomina è stata conferita dal direttore generale dell’Asp, Mario Zappia, che ha sottolineato l’importanza di garantire continuità nella gestione amministrativa e strategica dell’ente. Sigona subentra ad Alessandro Mazzara, il quale ha recentemente assunto il ruolo di direttore generale dell’Azienda ospedaliera […]
Modica si tinge di blu per sensibilizzare sul disturbo disforico premestruale
12 Mag 2021 08:00
Palazzo San Domenico si illuminerà questo giovedì sera 13 maggio di blu per accendere una luce sul disturbo disforico premestruale (PMDD, Premenstrual Dysphoric Disorder in inglese), una patologia poco nota ma che affligge severamente la vita di molte donne in età fertile (fino all’8%). Si tratta di una sindrome di origine biologica che interessa la sfera neuro-ormonale, così come classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dal maggio 2019.
Si presenta esclusivamente durante la fase luteale del ciclo mestruale (fino a due settimane prima) a causa di una reazione negativa del cervello alle normali variazioni ormonali che precedono la fase ovulatoria. I sintomi hanno un forte impatto sulla quotidianità delle pazienti e, di solito, scompaiono con l’arrivo delle mestruazioni o con la soppressione dell’ovulazione. Tra i sintomi fisici e psico-comportamentali come variazioni dell’umore, del sonno, dell’appetito, episodi depressivi, uno dei sintomi più comuni del PMDD è l’ideazione suicida, con il 30% dei malati che riferiscono di aver tentato di porre fine alla propria vita durante le fasi più acute del PMDD.
ITA-PMS, l’Associazione Nazionale Italiana Sindrome Premestruale e Disturbo disforico premestruale è il punto di riferimento per le donne affette da questa patologia ed opera da diversi anni per favorire la divulgazione di informazioni a riguardo e collabora con prestigiose università e specialisti per il raggiungimento di un maggior riconoscimento della patologia e accesso a cure adeguate.
Insieme ai Partner di IAPMD (International Association of Premenstrual Disorders, Boston – USA), ITA-PMS ha partecipato al progetto “PMDD Light-ups” (Accendiamo una luce sul PMDD), un progetto che si rinnova ogni anno ad Aprile, il mese della consapevolezza sul PMDD.
“PMDD Light-ups” è un’iniziativa creata per richiamare l’attenzione su questa condizione patologica trascurata. Diversi luoghi significativi nel mondo sono stati illuminati di blu ogni giorno durante il mese della consapevolezza. L’Italia si è unita all’iniziativa con le illuminazioni di alcuni tra i suoi più significativi siti artistici e l’Emilia Romagna è stata la Regione in testa al Progetto con le illuminazioni del Palazzo del Podestà a Bologna, il Palazzo del Municipio di Parma, Piazza Roma a Modena e la fontana di Teatro Valli a Reggio Emilia. Anche Genova e altri Comuni sono stati presenti. Tra i principali posti che hanno aderito nel mondo, ricordiamo le Cascate del Niagara, il Castello di Edinburgo, il Roosvelt Bridge di New York, la City Hall di Belfast, lla Aloah Tower di Honolulu, i Royal Botanic Gardens di Sidney.
“Sono state settimane frenetiche e molto intense ma il lavoro di sinergia tra l’Associazione e i vari Comuni ed Istituzioni ha dato i suoi frutti e anche l’Italia quest’ anno è stata presente al fianco delle Donne e della Comunità PMDD nelle sue splendide piazze– afferma la Presidente e Fondatrice di ITA-PMS, Dott.ssa Paola Vallarino responsabile del coordinamento – “Negli ultimi due anni ho raccolto le voci di centinaia di donne che si sono rivolte a ITA-PMS da tutta Italia nella speranza di trovare supporto, ascolto, competenza e serietà. Essere un punto di riferimento affidabile per loro e le loro famiglie coinvolti nel vortice di seri disturbi premestruali ci spinge ad andare avanti nella nostra opera di sensibilizzazione e di supporto quotidiano a moltissime donne che ci scrivono e cercano disperatamente aiuto. Mettersi a servizio degli altri è sicuramente molto impegnativo e richiede moltissimo tempo ma ITA-PMS si augura che le donne possano in futuro avere il sostegno e le terapie adeguate per accendere una luce sul buio del disturbo disforico premestruale”.
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