Modica e la sfida del cambiamento: al banco di prova la Monisteri-bis

Con il giuramento dei nuovi assessori, prende ufficialmente forma la giunta Monisteri-bis, un assetto amministrativo che si propone come una netta cesura rispetto al passato, ma che inevitabilmente porta con sé il peso di un’eredità politica ingombrante. Non un semplice rimpasto, bensì – almeno nelle intenzioni – una rivoluzione copernicana nella gestione della città. Il condizionale è d’obbligo: il vero test sarà la capacità del nuovo esecutivo di trasformare gli annunci in azioni concrete, di fronte a una cittadinanza che attende risposte su temi cruciali come la gestione economica, i servizi pubblici e una rinnovata visione di sviluppo.

Ecco nel dettaglio i nomi degli assessori e le deleghe:

Il Sindaco ha tenuto per sè le seguenti deleghe: bilancio e programmazione economica, Tributi, Contrasto all’evasione ed elusione tributaria locale, Rapporti istituzionali, Cultura, Sport, Spettacolo, Politiche della Salute. Assessore – Vice Sindaco Viola Rosario: Risorse umane, Polizia Locale e Sicurezza Urbana, Partecipate, Sicurezza luoghi di lavoro, Protezione dati, Stato Civile, Anagrafe, Servizi elettorali, Servizi cimiteriali, Relazioni con centri sociali comunali. Assessore Antoci Agatino: Urbanistica, Valorizzazione Patrimonio comunale, Sviluppo economico, Fiere e Mercati, Turismo, Protezione civile, GAL. Assessore Armenia Pietro: Manutenzioni, Centro Storico Decoro e Arredo Urbano, Unesco. Assessore Cannizzaro Samuele: Ecologia e politiche ambientali, Transizione ecologica, Politiche per la tutela e difesa degli animali, Randagismo, Politiche Giovanili. Assessore Drago Antonio: Lavori Pubblici, Mobilità urbana ed extra Urbana, Transizione digitale e Innovazione Tecnologica, FUA, Relazione con il Consiglio Comunale. Assessore Spadaro Concetta: Politiche Educative e Istruzione, Politiche Sociali e Inclusione, Associazionismo e Volontariato.

Una leadership in cerca di affermazione

Maria Monisteri si trova di fronte a una doppia sfida: dimostrare autonomia politica e costruire un’identità amministrativa solida e riconoscibile. Fino a oggi, la sua figura è stata strettamente legata all’ex sindaco Ignazio Abbate, che per dieci anni ha governato Modica con una leadership carismatica e accentratrice. Un modello che ha garantito stabilità, ma che ha anche lasciato poco spazio al confronto e alla diversificazione interna. Ora, la Monisteri ha l’opportunità di dimostrare che la sua amministrazione non sarà una semplice prosecuzione dell’era Abbate, ma una fase nuova, capace di mettere al centro competenza, condivisione e pragmatismo. Per farlo, dovrà dimostrare non solo di essere una figura di sintesi, ma una leader capace di imprimere una visione chiara e distintiva per il futuro della città.

La questione economica e la necessità di un nuovo metodo di governo

Uno degli aspetti più delicati riguarda la situazione finanziaria del Comune. Con l’insediamento della triade commissariale per la ricognizione dei debiti, si apre una fase che richiederà una gestione oculata e responsabile. La nuova giunta dovrà dimostrare di avere le competenze tecniche e politiche per affrontare le criticità economiche senza penalizzare i servizi essenziali per i cittadini. In questo contesto, la capacità di dialogo e concertazione sarà determinante. La Monisteri dovrà adottare un metodo di governo più inclusivo, che valorizzi il contributo di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali della città. Le scelte amministrative non possono più essere il frutto di decisioni monocratiche, ma devono nascere da un confronto serio e costruttivo, per evitare che la giunta si trovi isolata di fronte alle difficoltà.

La sfida della legittimazione politica

Un leader autentico non si impone, ma si guadagna la fiducia attraverso i fatti. In questo senso, il sindaco Monisteri deve ancora conquistare una piena legittimazione politica e amministrativa. Per farlo, dovrà dimostrare che il suo governo non è il risultato di equilibri interni o di compromessi obbligati, ma il frutto di una visione chiara e lungimirante per Modica. Ciò significa scegliere le persone giuste, ( che non sono solo gli assessori) valorizzare le competenze e rafforzare il rapporto con i cittadini. Il consenso non si costruisce solo con la comunicazione efficace, ma con l’efficienza delle politiche messe in atto.

Una nuova stagione per Modica?

La città di Modica ha bisogno di una nuova fase politica che coniughi pragmatismo e innovazione, senza rinnegare il passato, ma superandone i limiti. La Monisteri ha ora l’opportunità di dimostrare che la sua amministrazione non è un semplice prolungamento dell’era Abbate, ma una realtà politica capace di camminare con le proprie gambe e rispondere alle esigenze di una città che cambia. Il tempo della prova è iniziato. La città osserva.

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