MODICA: CONVEGNO SUL CONCILIO VATICANO II

Che cosa ha significsto per la chiesa il Concilio Vticano II? Quali sono stati i suoi effetti sulla vita delld comunitä cristiane di tutto il mondo? In che senso il ministero di Papa Francesco rappresenta una ripresa forte del messaggio conciliare? A queste e ad altre simili domande proveranno a rispondere a Modica, alla Domus Petri, martedi 21 e mercoledi 22 gennaio, dalle 19 alle 21, Alberto Melloni e Giuseppe Ruggieri, due fra i piu accreditati interpreti dell’evento conciliare. Cresciuti entrambi a Bologna alla scuola di Pino Alberigo,  certamente lo storico piu influente del Concilio, Melloni e Ruggieri rappresentano oggi l’anima dell’Istituto per le Scienze religiose  Giovanni XXIII di Bologna fondato da Giuseppe Dossetti. Il Concilio ha chiesto alla chiesa un cambiamento profondo di stile e di linguaggio, richiamandola al senso originario dell’accoglienza verso tutti, della predilezione per i poveri, della centralitä del popolo di Dio e della vita di ogni credente nel suo rapporto con Gesù di Nazareth, con la sua storia, la sua vita, la sua morte, la sua risurrezione. In questi ultimi trent’anni la chiesa ha faticato molto a rispondere alle esigenze conciliari, trasformandosi spesso in un, agenzia di valori etici o in una istituzione della religione civile a supporto delle societä e degli stati. Ora Francesco la richiama con forza ad una vita evengelica, semplice, puntatat sull’essenziale, sus itando fortissimi consensi e grandi reazioni. Qual è lansituazione attuale e quale il futuro della chiesa? La risposta a questi interrogativi passa attraverso la memoria grata dei grandi testimoni del Concilio. Per questo la parrocchia di San Pietro e il Vicariato di Modica, organizzatori della due sere, la dedicano con affetto e commozione a Mons. Salvatore Nicolosi, per ventott’anni vescovo di Noto e padre conciliare, venuto meno pochi giorni fa. Da lui infatti la chiesa di Noto è stata messa sulle orme del Concilio in maniera duratura e irreversibile. Quel che accade il 21 e il 22 a Modica è ancora frutto della sua ereditä.

 

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