Un intervento straordinario, che segna una svolta nel campo della donazione di organi in Sicilia e rappresenta un traguardo significativo per la medicina trapiantologica italiana. All’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo è stato eseguito con successo un delicato prelievo di fegato da un paziente ultranovantenne, un evento eccezionale per l’età del donatore, che […]
Sicilia a rischio blackout per il caldo. Parola di ministro. Ma nel frattempo portiamo energia a Malta
05 Lug 2025 09:01
L’Italia oggi è più preparata a resistere ai blackout rispetto al passato, ma il caldo estremo di questi giorni alza comunque il livello di allerta. A dirlo è stato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenuto durante una tavola rotonda sull’energia al ‘Forum in Masseria’ di Bruno Vespa, dove ha fatto il punto sulla tenuta della rete elettrica nazionale sotto pressione per l’ondata di calore.
“A livello di Paese corriamo meno rischi di altri, perché abbiamo avuto un blackout molto pesante nel 2003, che ha generato gli investimenti opportuni”, ha spiegato il ministro, citando come esempio contrario il blackout che nei giorni scorsi ha colpito Spagna e Portogallo.
Ma il quadro non è privo di ombre: le temperature record stanno infatti mettendo in crisi la rete di distribuzione locale, soprattutto nelle aree più esposte come la Sicilia e la Sardegna.
Qualche rischio lo stiamo correndo
“Corriamo qualche rischio a livello locale rispetto alla rete di dettaglio – ha ammesso Pichetto – perché il suo riscaldamento può provocare situazioni di disagio. Inoltre, l’eccessivo riscaldamento dell’acqua nelle centrali termoelettriche impone di riversarla, e questo sta creando problemi”.
Il rischio è duplice: da una parte le reti urbane surriscaldate che faticano a reggere il carico, dall’altra la difficoltà di raffreddare gli impianti di produzione che dipendono da corsi d’acqua ormai sempre più caldi.
Un’allerta che non riguarda solo l’Italia, ma che fa emergere la fragilità energetica dell’intero Mediterraneo di fronte alla crisi climatica. Tuttavia, il ministro rivendica la maggiore resilienza del sistema italiano, grazie agli investimenti fatti in passato, ma sottolinea la necessità di proseguire con interventi strutturali e innovazione tecnologica.
Intanto, l’estate è appena iniziata e il termometro continua a salire. La tenuta della rete energetica nazionale sarà messa alla prova, e con essa la capacità del Paese di affrontare una sfida climatica che ormai è diventata quotidiana.
© Riproduzione riservata