MENTRE SUI SINDACI SICILIANI SI ABBATTE LA SCURE DEI TAGLI, LA REGIONE SPENDE E SPANDE

La regione Sicilia, in piena crisi epocale, in un clima rovente che vede la popolazione siciliana sempre più critica nei confronti degli sprechi all’Ars, ha deciso che la somma di 900 mila euro fosse indispensabile per la promozione della cultura siciliana all’estero.

Come si legge nell’articolo di Antonio Fraschilla la dirigente generale del dipartimento Lavoro, Alessandra Russo, ha appena firmato il decreto che stanzial’ingente somma per finanziare ben 37 fortunati enti e associazioni.

Come verranno spesi questi soldi dei siciliani?

“Distribuendo una pioggia di soldi ad associazioni, enti di formazione, onlus, università e sedi di Confindustria – riporta l’articolo – che organizzano seminari, convegni e manifestazioni in giro per il mondo, dal Sud Africa all’Argentina, dal Venezuela all’Australia, da New York a Monaco di Baviera. Il tutto con l’obiettivo di far conoscere “i sapori di Sicilia” oppure “la gelateria e la pasticceria siciliana” e, ancora, la “Sicilia in bocca”, sempre per rimanere in tema culinario, perché non mancano eventi sulla tradizione popolare e perfino sulla musica dell’Isola con il convegno in programma in Australia dal titolo “Questa terra ancora canta”, curato da Vincenzo Spampinato, il musicista catanese che ha scritto l’inno di Palazzo d’Orleans”.

E inoltre, tra gli enti beneficiari “non mancano quelli attivi sul campo da 30 anni, come l’Usef di Palermo, vicina al Pd, che in Australia organizzerà un evento dal titolo “La Sicilia tra monumenti e musica”, e in Argentina un seminario su “La Sicilia dei Borboni”: 50 mila euro il finanziamento complessivo. Doppio finanziamento anche per l’Istituto Ferdinando Santi, sempre di area democratica, che organizzerà un evento dal titolo “La Sicilia ribelle” in Brasile e una seconda manifestazione sulla cultura arabo normanna in Venezuela.

Finanziata anche l’associazione Ragusani nel mondo, vicina al presidente della Provincia Franco Antoci dell’Udc, che ha attenuto 25 mila euro per un evento a Sydney su “Teatro, cinema e cucina siciliana in Australia”. Non mancano poi le associazioni catanesi, care all’Mpa, come la Sicilia mondo che organizza due venti in Svizzera e Sud Africa. Anche Confindustria fa la sua parte: l’associazione di Agrigento guidata da Giuseppe Catanzaro ha avuto 25 mila euro per “Il segno dei siciliani d’Australia nella cultura di impresa” e la Med Europe export, di Confindustria Palermo, altri 25 mila euro per la manifestazione su “Scuole per l’identità siciliana” in Argentina”.

Tante poi le manifestazioni culinarie: da quella sulla “Cultura gastronomica siciliana” organizzata dal Crases di Palermo in Argentina, al workshop sulla pasticceria siciliana organizzato dell’Euroform di Aragona in Uruguay, passando per “Le rotte dell’enogastronomia” che la onlus Aitae di Alcamo, vicina all’Mpa, organizzerà a New York. Finanziata anche l’Università di Messina per due eventi in Argentina e Uruguay, e la Fondazione Mandralisca di Cefalù che andrà a Montreal per un seminario dal titolo “Le scuole raccontano i musei”.

Oltre il danno anche la beffa. L’articolo infatti ci informa che è prevista una norma nel decreto di finanziamento che impone agli organizzatori di ospitare dirigenti e funzionari del dipartimento Lavoro con il “duro” compito di controllare che la manifestazione in questione si realizzi davvero!

 

 

 

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