Mast: la cultura fa rete

Si è svolto lunedì mattina a Ragusa Ibla presso la sede della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere l’incontro organizzato per la stampa dal MaST (Management dello Sviluppo Territoriale), il gruppo spontaneo promosso dal Preside Santo Burgio in collaborazione con il CCN “Antica Ibla” (Daniele La Rosa), CNA (Santi Tiralosi), Sud Tourism, A.St.R.A.Co. (Davide Arestia e Rita Baglieri), MUSAC (il responsabile Marco Rosario Nobile), il Teatro Donnafugata (Vicky e Costanza Di Quattro con Clorinda Arezzo), il “Manifesto della Bellezza” (gli ideatori e promotori Giuseppe Nuccio Iacono, Daniele Pavone, Antonio Sortino Trono e Giancarlo Tribuni Silvestri), Salvo Torre e Marco Platania dell’Università di Catania, Alina Catrinoiu per la Casa Editrice Le Fate e Danilo Amione dell’Accademia di Belle Arti “Mediterranea”. Nella circostanza è stato presentato il «ManifeSTo» del gruppo che si propone quale tavolo tecnico di lavoro che intende essere un punto di riferimento per il dibattito pubblico, gli enti pubblici e privati, le associazioni e le imprese che operano direttamente e indirettamente nei settori della cultura, dei beni culturali, del paesaggio e del turismo.

In particolare, sono stati tre i temi oggetto di discussione. In primo luogo, anche il MaST si inserisce tra le iniziative volte ad instaurare una sinergia concreta tra l’Università e il territorio con particolare riguardo per le sue risorse turistiche e culturali, proposito che vede già la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere particolarmente impegnata al fine di valorizzare, fra l’altro, la formazione e le competenze professionali degli studenti universitari. In secondo luogo, è stato rinnovato il recente appello affinché le istituzioni iblee salvaguardino il futuro del Museo di Storia dell’Architettura e della Costruzione (MUSAC), unico nel Sud Italia, realizzato grazie al Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo e a collezionisti privati ed attualmente alla ricerca di una nuova sede dopo essere stato ospitato presso i locali di Palazzo La Rocca: diversamente, Ragusa e tutto il territorio rischiano di perdere questo prezioso attrattore che andrebbe ad arricchire l’offerta di altre Città come Noto e Siracusa ove si è già riscontrata la disponibilità per ospitarlo.

Infine, MaST ha annunciato per il prossimo 3 dicembre l’organizzazione di un incontro aperto al pubblico e dedicato agli osservatori turistici nel corso del quale verranno presentate alcune esperienze di successo in realtà analoghe a quella iblea: lo scopo è quello di porre le basi per la costituzione anche a Ragusa di un osservatorio che abbia tra le sue finalità quella di analizzare con rigore scientifico i dati concernenti i flussi turistici, necessità particolarmente sentita dalle imprese che operano nel settore e imprescindibile per pianificare adeguatamente l’offerta, ad iniziare dalla formazione e dagli investimenti.

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