Marina di Ragusa, un’estate da VIP ma senza WC: i bagni pubblici non funzionano

Marina di Ragusa, luglio rovente. Mentre il sole bacia la costa e il lungomare si riempie di turisti, le cartoline del litorale si scontrano con una realtà meno idilliaca: i bagni pubblici sono chiusi, guasti o del tutto inutilizzabili. Un paradosso che si consuma ogni anno e che questa volta ha colpito duramente una turista emiliana, giunta in vacanza con il marito in carrozzina.

La moneta da 50 centesimi scivola giù e la porta non si apre. Abbiamo chiesto in giro: pare che sia così da tempo. Nessuno fa niente. Una situazione che, oltre al disagio evidente, pone un serio interrogativo sul livello di accessibilità e inclusione turistica garantito in una delle località balneari più rinomate del Sud Italia.

Nel frattempo, Marina di Ragusa si mostra elegante con le sue piste ciclabili, le docce a pagamento e persino un moderno aliscafo per i collegamenti marittimi. Ma a mancare sono proprio i servizi essenziali, quelli che fanno la differenza tra una vacanza comoda e un’esperienza frustrante, specie per le persone con disabilità, gli anziani e le famiglie con bambini.

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