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Litigi a gogò: il consiglio comunale di Vittoria va a vuoto. Per l’ennesima volta!
07 Ago 2025 10:39
La litigiosità regna sovrana nel consiglio comunale di Vittoria e rende complicate anche le cose più semplici.
Martedì sera, per l’ennesima volta, il consiglio doveva occuparsi del nuovo regolamento per la contabilità armonizzata. Un argomento affrontato più volte e concluso ieri in modo quasi surreale. Il regolamento avrebbe dovuto essere approvato in scioltezza. La maggioranza che sostiene la giunta del sindaco Francesco Aiello aveva i voti necessari per approvare un regolamento più volte rinviato. Erano tutti presenti, anche i consiglieri talvolta meno presenti.
Ma i toni si sono accesi oltre il dovuto: dai banchi della maggioranza si è alzata la consigliera Giovanna Biondo, che ha pesantemente ribadito che la maggioranza è solida e ha i numeri per portare a casa i risultati, quale l’approvazione del regolamento tanto atteso. In precedenza, altro intervento molto duro, critico però nei confronti della maggioranza, era stato quello di Marco Greco, capogruppo della Democrazia Cristiana. Il suo intervento ha fatto alzare i toni: reazione pesante da parte della vicepresidente del consiglio comunale Rosetta Noto. A quel punto gli animi si erano surriscaldati e Giacomo Romano, consigliere della DC., senza nessun motivo apparente, si è alzato ed è andato via, inutilmente inseguito dagli altri componenti del suo partito. Romano non è ritornato in aula. A quel punto, con soli dodici consiglieri presenti, il regolamento non è stato approvato. Una brutta sconfitta – e soprattutto inattesa – per la maggioranza che sostiene Aiello, vittima, probabilmente, delle litigiosità che si vivono al suo interno.
“Ho scritto alla regione e ho comunicato la mancata approvazione del regolamento – ha detto la presidente del consiglio comunale Concetta Fiore – saranno gli organismi regionali a decidere se sarà necessario inviare un commissario ad acta. Altrimenti, rimarrà in vigore il regolamento precedente”.
Era la quarta seduta dedicata ad un regolamento e si è conclusa, ancora una volta, con un nulla di fatto. Nelle sedute precedenti, la consigliera Monia Cannata, di Fratelli d’Italia, aveva presentato degli emendamenti tesi a garantire un tempo congruo pe ri consiglieri prima dell’approvazione dei bilanci. Cannata aveva chiesto un tempo di 20 giorni (come peraltro avviene nel regolamento ancora in vigore) e non dieci come prevedeva il nuovo documento predisposto dalla giunta Aiello. Il consiglio rigettò. Nella seduta successiva, le modifiche chieste da Cannata e bocciate dal consiglio vennero ripresentato – esattamente eguali – dal gruppo della Dc. Ieri gli emendamenti sono stati approvati.
Ma tutto è stato inutile. Alla fine la maggioranza non aveva i numeri per approvare l’atto. Romano era uscito dall’aula e non è rientrato. Tutto da rifare. Sedute dietro sedute che si riempiono di vuoto, senza alcun risultato reale.
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