LETTERA APERTA AL SINDACO DI MODICA
01 Apr 2016 09:34
Non è tempo di proclamare ma si deve agire per non continuare a soffrire e distruggere tutto ciò che ci circonda!
Fallimenti record e numeri da Grande Depressione. E’ questo lo scenario al quale stiamo assistendo dove ogni settore del tessuto produttivo sta irrimediabilmente “marcendo” senza che nessuno riesce a cambiare questo stato di cose con mobilitazioni forti ma civili per aiutare quanti sono al collasso. Il caso più emblematico di tutti è l’agricoltura: la crisi economica strangola le aziende agricole e gli agricoltori non ce la fanno più, sono sotto assedio ed è arrivato il momento di cambiare; i redditi sono ai minimi storici e se da Palermo non ci sono risposte si prenda atto che il tempo del dialogo è definitivamente tramontato diamo spazio ad una nuova stagione ; ad una primavera dalle tinte forti, per dire basta!
Il grido d’allarme lanciato da molti agricoltori, dal movimento dei Forconi deve aver un seguito; pertanto ritengo sia opportuno prendere una posizione che sia definitiva e immutabile al fine di raggiungere concretezza. Per questo mi rivolgo a Lei per attivarsi iniziando proprio da Modica, coinvolgendo tutti, istituzioni, associazioni di categoria, cittadini e si dia seguito alle proposte di salvaguardia, di promozione, di tutela dei nostri prodotti, frutto del lavoro di tante persone che non possono essere abbandonate e che soprattutto che non hanno bisogno di slogan o di qualsivoglia dichiarazione che rimangono solo proclami!
I cittadini, la gente che lavora, che si impegna per la crescita dei territori non deve essere presa ancora in giro da una Regione che ha decretato il fallimento su tutto: province, occupazione giovanile, formazione, prezzo del latte, agricoltura e zootecnia, comparto edile ed industriale e da un Governo Nazionale che non è in grado di tutelare il made in Italy, patrimonio da difendere a tutti i costi, che sta svendendo le preziosità prodotte dai nostri territori, pomodori, olio, carni e tanto altro, attraverso accordi assurdi con il Marocco ad esempio senza tutela e garanzia.
Pertanto caro Sindaco non è più tempo di annunci , proclami , manifestazioni o incontri istituzionali; è il momento di lottare, tirare fuori gli attributi contro i Governi nazionale e regionale per chiedere azioni concrete coinvolgendo lavoratori e cittadini invitandoli ad unirsi e a solidarizzare per obiettivi comuni: agricoltura, zootecnia, impignorabilità della prima casa. Basta vedere imprenditori agricoli vittime della grande speculazione organizzata, della concorrenza sleale da parte dei paesi che si affacciano sulla sponda opposta del Mediterraneo, in balìa dei fenomeni di dumping e di contraffazione nell´assenza totale di controlli legali e sanitari, travolti dalle aste giudiziarie dei loro immobili; si agisca per tutelare il made in Italy e riprendere quella norma cosiddetta di salvaguardia, per mezzo della quale quando il prezzo scende al di sotto del consentito non si deve fare entrare ortofrutta estera in Italia.
L’elenco di problemi che stanno portando alla devastazione economica delle famiglie, di imprenditori, artigiani e commercianti è infinito.
Chi dovrebbe occuparsi di queste gravi problematiche nella maggior parte dei casi alza le spalle, in segno di resa, inferiorità, debolezza,
Lei invece, alzi la voce e se avrà la forza di fare ciò io e tanti altri saremo al suo fianco!
OGGI SI DEVE AGIRE per non continuare a soffrire e distruggere