L’EMERGENZA ABITATIVA HA UN PRIMO SOSTEGNO DAL PIANO CASA CHE DIVENTA LEGGE

Il sostegno all’affitto, l’ampliamento degli alloggi popolari e lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale sono i tre fronti su cui agisce il Piano Casa diventato legge: 1 miliardo e 800 milioni sono destinati a risolvere l’emergenza abitativa.

A causa della crisi economica che ha investito Paese, molte famiglie si sono ritrovate nella spiacevole condizione di non poter più far fronte alle spesse dell’affitto. Per questo motivo il piano casa, definito dal ministro Lupi, ha stanziato 200 milioni (di cui 100 già previsti nel decreto legge Imu) da destinare al Fondo affitto, con i quali supportare le famiglie con regolare contratto di locazione impossibilitate a pagare.

Altri 226 milioni si aggiungono ai 40 già previsti e vengono destinati al Fondo per morosità incolpevole e quindi al sostegno di chi, ritrovandosi senza lavoro, non ha più potuto pagare l’affitto del proprio alloggio.

Infine, per attenuare le tensioni sul mercato delle locazioni, le risorse del Fondo affitto sono destinate anche alla costituzione di fondi di garanzia e al reperimento di alloggi in locazione a canone concordato.

L’emergenza abitativa, divenuta piaga sociale del nostro tempo, necessitava di interventi di sostegno per questo si auspica che questi primi interventi possano dare respiro alle famiglie che hanno perso la casa o sono in procinto di farlo, che non possono pagare gli affitti dovuti ai locatori  e per il rilancio del mattone.

Pinella Rendo

 

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