LEGAMBIENTE “NON SI PUO’ COSTRUIRE NELLA CAVA MISERICORDIA”

La Sovrintendenza di Ragusa da alcuni giorni ha rilasciato un’autorizzazione paesaggistica per la costruzione di una residenza ai limiti della cava Misericordia, in zona di tutela 2. La Legambiente ha fatto presente che la costruzione non può avere parere positivo in quanto l’art. 42 nelle norme tecniche del Piano paesaggistico prevede quanto segue: “le costruzioni comunque devono essere esclusivamente finalizzate alla conduzione agricola del fondo con preventiva asseverazione da parte dell’Ispettorato Agrario o altro ente preposto.” Tale disposizione si riscontra anche all’art. 48 nel NTA del PRG di Ragusa “Agricolo produttivo con muro a secco”, che così recita: “Sono così definite le aree agricole destinate alla conservazione e/o all’incremento delle coltivazione agricole.

In tali aree acquistano rilevanza storica e paesaggistica i muri a secco che vanno mantenuti e preservati dal degrado. Sono ammessi le attività e gli usi connessi con l’esecuzione dell’agricoltura, compresa la residenza a servizio del fondo, nonché dell’agriturismo, quelle previste dall’art. 22 della L.R. 71/78 e successive modifiche. E’ consentita la destinazione abitativa nelle zone agricole con l’indice di fabbricabilità fondiaria pari a mc./mq.  0,03 in conformità al D.M. 2.4.68 n°1444 (art. 7), con lotto minimo pari a mq. 10.000”. Sull’interpretazione di questo articolo delle NTA è stata dato anche un parere legale da parte dell’Avvocatura comunale di Ragusa Settore VI con nota prot. 769 del 6/11/2007. Sostiene l’Avvocatura comunale a pag. 5 del parere legale che “non vi è spazio per interventi edilizi di tipo diverso dalle abitazioni a servizio del fondo e per i fabbricati a servizio dell’agricoltura e che l’interpretazione secondo cui nella zona agricola si potrebbero realizzare abitazioni con il solo limite del rispetto dell’indice di fabbricabilità pari a mc/mq 0.03 sarebbe in contrasto con le NTA e con la legge regionale 71/78”.

Considerato che nell’area su cui insisterebbe il nuovo edificio non esistono altre costruzioni finalizzate alla conduzione dell’attività agricola sorge il dubbio che non si tratta di residenza al servizio dell’attività agricola ma di altro. Sorge  anche il dubbio che il titolare svolga l’attività agricola, per cui si chiede di richiedere l’asseverazione all’ispettorato agrario come previsto dall’art. 42 delle NT del Piano Paesaggistico e nel frattempo di sospendere in autotutela l’autorizzazione dandone immediata comunicazione al comune di Ragusa per evitare l’inizio dei lavori. Si chiede inoltre di sospendere tutte le autorizzazioni paesaggistiche sul territorio del comune di Ragusa che abbiano le stesse caratteristiche della costruzione in oggetto e che non abbiamo ancora prodotto effetti. 

 

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