LE MOLTEPLICI RAGIONI DELLA CRISI ITALIANA

 I grandi giornali italiani (piccoli in Europa) si sono affrettati a registrare che la compressione dell’economia italiana nel 2012 è stata del 3%, mentre l’Italia è il Paese delle lobbies, fatti che tutti i cittadini hanno avvertito sulla propria pelle, da anni. La mancanza di una cultura di politica economica, la sola valorizzazione delle politiche monetarie, prima a favore del dollaro,oggi in omaggio all’euro, ci hanno fatto perdere di vista i veri problemi che ci impediscono la “risalita”, che potrebbe essere, a parere di chi scrive,a tassi cinesi, solo partendo da una “riconciliazione nazionale” a livello politico, come da una onesta diagnosi, sul piano economico. Dal punto di vista politico,per non compromettere ulteriormente l’Unità Nazionale, Lega Italica ha suggerito l’aggregazione di PD, PDL e UDC, oltre al proprio contributo,insieme con quello di altri Movimenti. Dal lato economico, visto l’aggravamento della crisi, Lega Italica è pronta a fornire le proprie soluzioni ai maggiori problemi che affliggono il Paese (se non l’intera Europa),anche al fine d’evitare di diventare un’appendice dei Teutonici. La diagnosi, al di là delle demagogie, è presto fatta : la mancanza di una politica delle energie,determina costi e servizi dei trasporti da “secondo mondo”;  il rifiuto all’esigenza di revisione del costo del lavoro, determina che il lavoratore percepisca solo il 45% del costo a carico dell’impresa; l’inerzia nell’edilizia “ricostruttiva”lascia troppi edifici in dissoluzione, in luogo di ricavarne occasioni di lavoro; una politica occasionale nel cinema, come nel turismo, o nell’artigianato, nella agricoltura stanno distruggendo tali settori, come, per trascinamento, il commercio. D’altra parte, tali problemi non si risolvono,aumentando la pressione fiscale,che uccide,ma con la vera “cultura  economica”, abbinata ad un minimo di fantasia e genialità,doti di cui siamo ben forniti, se vogliamo avvalercene. Lo stesso debito pubblico potrebbe essere affrontato e risolto, se rivisto in un’ottica nazionale,che dovrebbe riguardare anche le crisi industriali, quali le emblematiche di Taranto, Alcoa e Sulcis. Allora, Italiani di Destra, Sinistra e Centro, dando retta ai Proclami del Presidente Napolitano, vogliamo riunire le forze, insieme ai Movimenti tipo Lega Italica, per salvare la Democrazia dal populismo e dalle ingerenze straniere germanofile, per risalire con le nostre forze e ridiventare l’esempio da seguire in Europa ?

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