“LE FOTO PIU’ BELLE DEI NOSTRI LETTORI”

Uscita n. 109 della rubrica di successo “Le foto più belle dei nostri lettori”. Vizzini è una delle più antiche città della Sicilia e la nostra amica-lettrice Lucia Iacono ce la fa scoprire in tutto il suo splendore e nei suoi scorci più nascosti. Rappresenta da sempre motivo di acceso dibattito la questione riguardante l’esatto luogo di nascita di Giovanni Verga, nonché la data dell’evento. Benché gran parte dei testi collochino a Catania l’evento, basandosi sul contenuto dell’atto di nascita, esistono fondate argomentazioni sulla base delle quali è possibile ritenere che la nascita di Verga sia avvenuta nei pressi di Vizzini.

Secondo alcuni, dunque, Verga nacque in un podere di campagna, di proprietà dello zio don Salvatore, in contrada Tièpidi (una zona di campagna a pochi chilometri dal centro abitato di Vizzini, citata dall’autore verista nei suo scritti col nome di Tebidi o Tèpidi) poggia su diverse constatazioni. La prima riguarda l’epidemia di colera che nell’estate del 1840 si era abbattuta su Catania e che avrebbe spinto la famiglia Verga (già abituata ad abbandonare l’afosa Catania d’estate per la frescura collinare di Vizzini) a scegliere il piccolo centro del Calatino per proteggere sia la madre sia il nascituro da ogni potenziale rischio. Nato prematuro, di 7 mesi, il piccolo sarebbe poi stato riportato nel capoluogo quale il padre, Giovanni Battista Verga (originario di Vizzini ma residente nel capoluogo), registrò il figlio come nato a Catania, nell’abitazione di via Sant’Anna. Il documento riporta infatti il numero 284 ter, prova del fatto che si tratta di un atto interposto (insieme al 284 bis). Stranamente, l’atto fu sottoscritto scegliendo come testimoni l’usciere Michele Dell’Acqua (58 anni) e l’analfabeta guardia marina Alfio Murabito (70 anni), anziché due parenti o amici di famiglia. È probabile, inoltre, che Giovanni Battista Verga scelse Catania anche per compiacere la moglie Caterina Di Mauro (o Mauro), catanese, e per comodità, visto che la futura eventuale richiesta di certificazioni avrebbe necessitato un viaggio nella distante Vizzini.

La terza constatazione è relativa a un’annotazione apposta sull’occhiello di una copia della prima edizione delle Novelle Rusticane, che Verga regalò all’amico scrittore Luigi Capuana. Si legge:

« A Luigi Capuana “villano” di Mineo – Giovanni Verga “villano” di Vizzini. »

Sebbene secondo Corrado Di Blasi, curatore della biblioteca Capuana, la nota esatta sarebbe

« A Luigi Capuana da Mineo Giovanni Verga da Vizzini o quasi “villani entrambi” »

l’uso del termine villani dimostrerebbe, comunque, come Verga fosse a conoscenza di essere nato in un piccolo paese di provincia (come Capuana), a Vizzini o quasi, appunto in una contrada di campagna, e pertanto villano.

Infine lo stesso Verga, in molte delle sue missive a diversi interlocutori, si dimostra schivo nell’affrontare l’argomento, segno che, effettivamente, anche in lui esiste la consapevolezza che Catania come luogo di nascita è una dichiarazione più che dubbia. Non è da trascurare, inoltre, che molti amici personali dell’epoca, come lo scienziato geologo Ippolito Cafici, il chirurgo on. Gesualdo Costa, il prof. comm. Luigi La Rocca e l’avv. Giovanni Selvaggi, sostenevano, per conoscenza diretta, che Verga fosse nato nelle campagne di Vizzini.

Un ringraziamento particolare a Lucia Iacono e vi ricordo, inoltre, che potete continuare ad inviarci le vostre fotografie all’indirizzo e-mail info@ragusaoggi.it .

 

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