LE ARLECCHINATE NEL CENTRO STORICO

Da quindici mesi a questa parte, e cioè da quando la giunta Spataro ha iniziato ad amministrare la nostra città, di scelte discutibili ne sono state fatte, ma una arlecchinata come questa veramente il nostro centro storico non la meritava. Ci riferiamo alla balzana idea di lordare con strisce bianche la storica pietra di Comiso di cui è lastricata via Papa Giovanni XXIII: un intervento del quale non si riesce a cogliere alcuna ragionevole finalità, se non il maldestro tentativo di “macchiare” una delle vie più antiche della nostra cittadina. Se lo scopo era quello di normare il parcheggio delle auto, che  peraltro da cinquant’anni venivano già disposte in tale maniera, lo scempio risulta ancora più inutile ed inaccettabile: che bella vista si presenta ai turisti che vorremmo visitassero Comiso, ma anche agli occhi dei residenti! Si sarebbe potuto ottenere il medesimo effetto “normativo” delle soste limitandosi ad apporre dei cartelli, decisamente più discreti, nei punti ritenuti necessari e non trasformare l’intera via in una sorta di mantello zebrato. Senza dire che una tale operazione potrebbe, presto, rivelarsi pericolosa: gli automobilisti provenienti da altri comuni e che, quindi, non conoscono la pericolosità di Via Papa Giovanni, un vero fiume quando piove, potrebbero sentirsi indotti da tale segnaletica a parcheggiare in tutta serenità.

Altrettanto discutibile e gravemente lesiva degli interessi dei commercianti della zona l’intempestiva decisione di chiudere interamente al traffico e alla sosta l’intera Piazza delle Erbe: se tale divieto assume un senso nelle ore serali e notturne, di giorno sta causando forti disagi e ripercussioni sul commercio che in tempi di gravissima crisi, qual è quella che stiamo attraversando, non possiamo proprio consentirci.

Per tali ragioni chiediamo al Sindaco e ai Dirigenti preposti ai settori di competenza di rivedere l’ultima delle due decisioni e di attuare immediatamente, per ciò che concerne l’obbrobrio delle strisce bianche in via Papa Giovanni, delle misure di pulizia delle basole in pietra di Comiso.

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