L’autista di Nello Dipasquale a Villa Zito per accompagnare Migliorisi ad acquistare droga. Il deputato Ibleo si dice sorpreso ed all’oscuro di tutta la vicenda

Pare ci siano tutte le condizioni affinchè la vicenda della droga a villa Zito non si concluda con pochi indagati ed un nulla di fatto ma che invece, sia destinata a coinvolgere sempre più persone che in questo caso non sono semplici cittadini ma gli illustri, almeno così dovrebbe essere, inquilini di palazzo dei Normanni a Palermo: i nostri deputati regionali.

L’indagine sulla cocaina all’Assemblea regionale siciliana si sta, infatti allargando e sta coinvolgendo sempre di più i membri dell’Assemblea stessa. E’ di stamattina la notizia di Repubblica in cui si racconta che un autista assegnato all’on Nello Dipasquale, nella sua qualità di deputato questore, ha riconosciuto l’Alfa Romeo Stelvio sulla foto pubblicata dal giornale stesso come l’auto che ha guidato fino a via Libertà, a Villa Zito, la sera del 9 febbraio per accompagnare Giancarlo Migliorisi, l’allora capo della segreteria tecnica del presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno, ad acquistare tre dosi di cocaina.

L’autista chiede di essere sentito dai magistrati

L’autista ha deciso quindi di recarsi direttamente in procura per rendere dichiarazioni spontanee ai magistrati che si occupano dell’indagine sulla cocaina. L’autista sostiene di non sapere nulla sulla vicenda e ha spiegato di aver fatto soltanto il suo lavoro quella sera, essendo di turno. Il testimone ha quindi chiesto di parlare con i magistrati, e il procuratore aggiunto Paolo Guido e il sostituto Giovanni Antoci hanno aperto un verbale.

Il dipendente dell’Ars ha detto di essere stato incaricato da un deputato di «accompagnare Giancarlo, ma non mi è stato detto dove. Io mi limito ad eseguire le disposizioni che mi vengono date». Top secret, al momento, il nome del deputato fatto dall’autista.

Di certo, quella del 9 febbraio era una sera particolare, si discusse l’approvazione della legge finanziaria in una seduta fiume durata fino all’alba. Migliorisi arrivò a Villa Zito alle 22,06 e si trattenne solo tre minuti. Il tempo di prelevare la droga. Poi, ritornò a Palazzo dei Normanni.

Dipasquale nega ogni coinvolgimento

Dipasquale nega di aver dato l’ordine al suo autista di compiere quella trasferta serale, e sostiene di essere all’oscuro della vicenda.

Il deputato dem ha dichiarato di non essere stato lui ad autorizzare il suo autista a compiere quella trasferta, e ha affermato di non avere il potere di autorizzare gli esterni ad utilizzare l’auto blu. Dipasquale si è detto scosso dalla vicenda e ha ribadito la sua estraneità, sostenendo di non frequentare “certi giri” e di non aver mai assunto droghe o alcol. Ha ipotizzato che a impartire l’ordine al suo autista possa essere stato lo stesso Migliorisi, capo della segreteria tecnica.

La procura sta indagando sulla vicenda e incrocerà le dichiarazioni dell’autista con quelle del deputato per fare luce sulla vicenda. Dipasquale ha espresso la sua collaborazione con le indagini.

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