È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’ARTE SICILIANA IN TRASFERTA
09 Lug 2016 09:10
Il nome d’arte è GiEffe e di arte Giuseppe Fratantonio ne sa davvero tanto. Artista riconosciuto, nato a Modica, ma residente a Pozzallo da trent’anni, ha di recente partecipato ad alcune mostre collettive in Italia ed all’estero.
Giovedì 14 luglio prossimo aprirà i battenti una doppia vetrina internazionale, due mostre che verranno inaugurate in contemporanea, una a Barcellona, in Spagna e l’altra a Bruxelles, in Belgio. La prima si intitola “Posibilidad de paisaje” alla BCM Art Gallery (Calle Bailèn, 134). Vi prenderà parte con altri tredici pittori italiani impegnati da tempo in una ricerca formale ed estetica sul tema del paesaggio contemporaneo, visto sotto l’aspetto vedutistico, contemplativo, mentale, della denuncia sociale, onirico o pop. La mostra, a cura del critico d’arte Silvia Arfelli, fa parte di un progetto internazionale dedicato al paesaggio contemporaneo ed alle sue possibilità espressive nella realizzazione artistica. La mostra, organizzata dall’agenzia di eventi d’arte “La Maya Desnuda” di Forlì, sarà aperta al pubblico fino al 23 luglio e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle 20:00 e mercoledì, venerdì e sabato anche dalle ore 11:00 alle 14:00. La seconda mostra si terrà invece nella Galleria Sensi di Rue de la Régence 13, nel cuore di Sablon, il quartiere artistico e storico di Bruxelles.
L’artista siciliano esporrà alcune tele dipinte con colori ad acrilico. Ha scritto di lui il critico d’arte Maria Teresa Prestigiacomo: “Giuseppe Fratantonio è un grande maestro del colore, un docente che ha saputo liberarsi dagli orpelli accademici per offrire all’osservatore eleganti e composte campiture nitide e veriste, al tempo stesso sognate e rivissute con la memoria di chi, bambino, adolescente, ha vissuto sapori, umori,fragranze, atmosfere, di un luogo magico, come quello del ragusano… Una sorta di tempo rivissuto e ricreato con la magia di pochi tratti, piani e volumi, sfondi e primi piani che creano una finestra sul cuore antico del Mediterraneo, laddove non vi sia”.
L’arte nostrana apprezzata oltre i confini delle Alpi è motivo di orgoglio per tutti coloro che vedono l’arte come la cosa più vicina all’esprimere il sublime senza le parole.
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