Lampedusa, la nave quarantena non svuota hotspot. Assessore Razza: “Emergenza nell’emergenza”

E' cominciato il trasferimento dei migranti ospiti del centro di accoglienza di Lampedusa sulla nave quarantena Gnv Azzurra ancorata a Calla Pisana. Davanti a polizia e carabinieri schierati, 350 tunisini sono saliti a gruppi di 10 a bordo dell'imbarcazione. Tutti con indosso le mascherine hanno sfilato davanti alle forze dell'ordine. Sulla nave la Croce Rossa li ha indirizzati ai vari ponti. Una operazione durata qualche ora e interrotta per il mal tempo e raffiche di vento di 22 nodi. I trasferimenti riprenderanno appena le condizioni meteo lo consentiranno. I profughi arriveranno dall'hotspot di contrada Imbriacola fino a quando la capienza della nave, 1000 persone circa, sara' esaurita. Per la nave quarantena Gnv Azzurra contrariamente a quanto era stato stabilito stamattina, quando il vento ha iniziato a farsi forte e s'e' dovuto interrompere l'imbarco, non ci sara' nessun nuovo attracco a Cala Pisana e imbarco di migranti nella giornata di oggi. La nave, che e' ancora nelle acque antistanti a Lampedusa, e' in attesa di sapere verso quale porto dirigersi.
 Il mare mosso e le forti raffiche che soffiano nel Canale di Sicilia hanno fermato per alcune ore anche gli sbarchi sull'isola. L'ultimo arrivo e' di ieri sera quando, dalla Libia, e' giunto un barcone con decine di bambini e donne. Nel gruppo, anche una africana con convulsioni e un giovane uomo svenuto. Proseguono, invece, gli arrivi in Puglia: un moto-veliero di 15 metri con 84 migranti a bordo si e' incagliato sugli scogli al largo di Gallipoli ed e' stato intercettato da imbarcazioni della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. A bordo alcune famiglie con 11 donne e 3 bambini di tre anni, provenienti da Iran, Iraq, Somalia, Egitto e Pakistan. I profughi sono stati visitati dai medici dell'Ufficio di sanita' marittima e sono apparsi in buone condizioni di salute, ad eccezione di una donna incinta che, colta da malore, e' stata portata in ospedale per accertamenti. 
“C’è un’emergenza nell’emergenza. Quella sanitaria legata alle presenze di così tanti migranti in Sicilia. Il governo della Regione sta lavorando alacremente per dar sicurezza ai cittadini siciliani e ai cittadini che si recano nella nostra regione per motivi di turismo”. Lo ha detto l'assessore regionale siciliano alla Salute, Ruggero Razza, che da stamani si trova a Lampedusa per seguire da vicino l'evolversi della emergenza migranti.
“Qui a Lampedusa realizziamo una struttura dedicata per i tamponi, realizziamo un laboratorio perchè possano essere immediatamente processati sull’isola – ha aggiunto l’esponente del governo siciliano -. Facciamo tutto quello che si deve dal punto di vista sanitario per dare il massimo della serenità a tutti coloro che vivono in Sicilia e coloro che vengono in Sicilia per ragioni di svago in un mese così importante per l’economia siciliana com’è quello d’agosto”.
Ad accompagnare Razza, accolto dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, c'è anche Guido Bertolaso, che sta seguendo per la presidenza della Regione la fase post lockdown, il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina e la manager dell'Asp di Palermo, Daniela Faraoni.
Nel corso della visita si è svolta anche una ricognizione nel poliambulatorio dell'isola: è uno dei siti  che potrebbero ospitare il nuovo ospedale delle Pelagie che il governo regionale intende realizzare.

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