È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’AMORE MATURO (L’IDENTITÀ DEL VERO AMORE)
14 Lug 2014 06:27
Una visione diffusa, vagamente romantica, ma non psicologicamente corretta, descrive l’amore di coppia come un sentirsi un tutt’uno con l’altra persona. Il fondersi con l’altro per dar vita ad una illusoria unità implica però la perdita della propria identità e con essa degli interessi e dei bisogni che, a questo punto, saranno confusi con quelli dell’altro. Una tale fusione produrrà l’angosciosa e tormentata sensazione di non poter esistere senza l’altro. Una coppia è invece formata da due individualità e non da due metà che tentano di superare le mancanze individuali attraverso una forma pericolosa e ingannevole di unione di coppia.
L’amore maturo non è simbiosi è l’unione importante di due esseri che pur diventando un tutt’uno rimangono “due”, nel senso che mantengono le loro identità.
L’amore maturo non vive dell’altro (cioè non prende nutrimento dall’altro per sopravvivere), ma vive con l’altro, all’interno di un reciproco scambio, perché ciò è appagante. L’amore non è quindi un’esperienza passiva, ma un’esperienza attiva. Frasi del tipo: “Non posso vivere senza di te” e “Ti amo perché ho bisogno di te” sono l’opposto di un amore maturo, mentre esprime un amore maturo la frase: “Ti amo perché che sei tu (per ciò che sei) e anche se so che riuscirei a vivere senza di te”.
L’amore maturo è quindi una scelta libera non vincolata dal bisogno; non è idealizzazione, né gelosia; non ha timore, ma anzi desidera la crescita dell’altra persona; è sereno e ricambiato; non è ossessione e non contempla il dolore. Esso si fonda sul rispetto, ma il rispetto è possibile solo se si è raggiunta l’autonomia cioè se si riesce a stare sulle proprie gambe senza dover dipendere dall’appoggio dell’altro. Il rispetto implica la conoscenza. È possibile conoscere l’altro solo annullandosi per non filtrarlo attraverso i propri schemi e pregiudizi e vedendolo per ciò che veramente è, nella sua individualità che a questo punto si sceglie di rispettare e di non dominare. L’amore maturo si confronta ed è alimentato dal riconoscimento dell’altro come persona unica e distinta a cui riconoscere punti di forza e di fragilità.
L’amore immaturo è invece oscillazione tra idealizzazione e delusione, è un’instabile condizione dove sensazioni di estasi e beatitudine si mescolano con un senso di soffocamento e nausea mortale, dove l’impressione di aver finalmente trovato la risposta arriva insieme alla sensazione di non essere mai stati così disorientati.
Di contro, l’amore maturo sperimenta un’idealizzazione matura del partner. L’idealizzazione iniziale è quell’elemento essenziale che ci fa innamorare di qualcuno: se non vedessimo il nostro partner come unico, speciale, perfetto, migliore di come nella realtà è, probabilmente non ci sentiremmo innamorati. L’idealizzazione però è matura quando, passato il periodo iniziale, riusciamo ancora ad amare e apprezzare il partner, nonostante la realtà e la conoscenza reciproca ci mostri che ha dei limiti e dei difetti che inizialmente avevamo ignorato. Nell’idealizzazione immatura invece, quando le proiezioni sul partner si scontrano con la realtà dei suoi difetti, si prova una profonda delusione e una svalutazione così forte da indurre a rompere la relazione (nelle relazioni adolescenziale questo è un processo tipico, se accade più avanti non è più una cosa naturale).
Per mantenere relazioni sentimentali soddisfacenti e durature, occorre la predisposizione di un investimento affettivo a lungo termine sull’altro e sulla relazione, ovvero un impegno ed una ferrea volontà a mantenere e proseguire la stessa, nonostante le difficoltà che il rapporto di coppia comporta. Questa determinazione a proseguire il rapporto, proviene dal Superio, una struttura psichica, derivante dalla chiusura del complesso di Edipo, che contiene il senso della morale, del rispetto, e dell’impegno verso valori, obblighi e ideali che abbiamo scelto e che ci prefissiamo di perseguire. Nel caso in cui nell’individuo mancasse questa capacità di impegnarsi nel rapporto di coppia, si vivrebbe ogni relazione come se fosse un’avventura estiva, piacevole, romantica, ma con la mancanza di volontà nel portarla avanti. L’amore maturo comporta invece la decisione consapevole che il partner sia la persona giusta per noi e l’impegno e la volontà a mandare avanti la relazione, nonostante le crisi e gli intoppi che inevitabilmente contraddistinguono i rapporti sentimentali duraturi. Come afferma Antonio Mercurio (antropologo) l’amore comprende la decisione di amare il nostro partner, una decisone che dovremo rinnovare, profondamente e continuamente, ogni volta che ci troviamo in un conflitto o davanti ad un nuovo ostacolo.
Con questo articolo saluto i lettori di “Ragusa oggi”, auguro Buona Estate e rinnovo l’appuntamento con i nuovi temi per la fine di settembre.
Dott.ssa Sabrina D’Amanti psicologa e psicoterapeuta
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Studio di psicoterapia a Vittoria e Ragusa
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