L’alba rosata che preannuncia una bella giornata

Una metafora per raccontare la sensazione avuta dai fedeli nella chiesa di San Giuseppe, lunedì sera, durante la celebrazione eucaristica in onore del Santo Patriarca che è stata l’occasione per incontrare il nuovo vescovo di Noto, mons. Salvatore Rumeo. “Scusate per il ritardo” ha esordito così entrando in chiesa. Con l’umiltà del buon pastore, di colui che incontra per la prima volta una comunità, di colui che, rispetto ai tempi annunciati, ha portato appena un quarto d’ora di ritardo. Ma tanta è stata la gioia, fra i fedeli presenti in chiesa, che l’attesa non si è fatta sentire. A questi l’auspicio a fare diventare le comunità luoghi di incontro e spazi di condivisione. Ad accogliere il vescovo anche un gruppo di bardatori che hanno voluto portare sul sagrato della chiesa alcuni manti infiorati che hanno “vestito” i cavalli sabato sera in occasione della Cavalcata di San Giuseppe. Quella pioggerellina che cadeva su Scicli al momento dell’arrivo del vescovo in chiesa si condensava in lacrime di gioia. 

Un prelato, un discepolo di Cristo, umile, cordiale.

Accolto da una comunità che attendeva di conoscere mons. Rumeo dopo la nomina di Papa Francesco risalente al 22 dicembre 2022, dopo l’ordinazione e l’insediamento nella carica di vescovo di Noto di sabato scorso. Uno sguardo di affetto per tutti, parole di speranza rivolte ai giovani che sabato prossimo incontrerà a Noto in un grande momento di preghiera cui parteciperanno da ogni parte della diocesi. Da Scicli partiranno circa 200 giovani, “i veri custodi della vita e della pace, la speranza del mondo” come li chiama mons. Rumeo. Quei giovani che proprio dal neo vescovo sono stanti invitati, nel discorso di saluto, a “conservare la capacità di stupire il mondo con gioia e spensieratezza mantenendo i sogni in cui si scorge il volto di una Chiesa che accoglie con sentimenti materni e vive la gioia del Vangelo in semplicità di vita”.

A dare il benvenuto al vescovo Rumeo il vicario foraneo don Ignazio Lachina, il parroco della chiesa di San Giuseppe, don Giuseppe Agosta, e due diaconi.

Apparsi emozionati i due sacerdoti hanno accolto mons. Rumeo apprezzando la carica umana di quest’uomo, di questo pastore che lascerà un’impronta nella diocesi per la sua vicinanza agli ultimi e per il suo interesse al mondo giovanile, quello cui è affidato il futuro. Particolarmente colpito dalle bardature dei cavalli che sono stati presentati nel corso della Cavalcata di San Giuseppe.

Presente anche il sindaco Mario Marino e gli assessori della giunta

“Uno dei passaggi dell’omelia che maggiormente mi ha colpito è stato il riferimento alla necessità di prestare attenzione a coloro che soffrono e garantire loro il nostro aiuto. Come ha ben detto il Vescovo, è questo il vero cristianesimo. Non solo come cristiani, ma come cittadini ed amministratori, è nostro preciso dovere aiutare quotidianamente gli ultimi: chi è rimasto indietro, chi è in difficoltà – dichiara il primo cittadino – colgo ancora una volta l’occasione per esprimere, a nome della comunità sciclitana e dell’Amministrazione comunale, le più sentite congratulazioni a S.E. mons. Rumeo per il suo nuovo mandato pastorale alla guida della nostra Diocesi.

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