L’aggressione nell’H24 a Vittoria: Francesco, la vittima, incontra il senatore Salvo Sallemi

Francesco ha 18 anni, tra qualche mese ne compirà 19. È arrivato in Italia sei anni fa, insieme alla sua famiglia di origine albanese.

Ha lo sguardo dolce e sereno, ma ha sofferto e sta soffrendo molto. 

Francesco è la vittima della violenta aggressione di un mese fa all’interno di un H24 di via Adua, a Vittoria: un’aggressione violenta, ripresa con un telefonino, quasi una dimostrazione di forza, un’esibizione sui social, che ha fatto il giro del paese.

Ieri Francesco ha incontrato il senatore Salvo Sallemi. Ha chiesto lui, insieme alla sua famiglia. Ha voluto incontrare il parlamentare vittoriese che da poco più di un anno siede a Palazzo Madama.

“Francesco, un ragazzo sensibile e con la testa sulle spalle. Avevo espresso da subito la mia vicinanza dopo l’aggressione e la sua famiglia mi ha chiesto un incontro e con piacere ci siamo visti per parlare insieme. Un incontro che mi ha emozionato e che resterà impresso nella mia memoria” così si è espresso Salvo Sallemi.

Quel giorno era andato a prendere il caffè per la sua famiglia che lavorava nei campi

Francesco lavora in un’azienda agricola, insieme alla sua famiglia. Vive da un po’ in Italia e si è integrato nella vita della città. Il giorno dell’aggressione si era recato alla rivendita H24 per prelevare delle bibite e dei caffè per la sua famiglia che avrebbe raggiunto nei campi. L’aggressione è arrivata all’improvviso, senza un perché, senza che egli abbia potuto comprendere cosa stesse accadendo. Non conosceva e non aveva mai visto il ragazzo che l’ha aggredito con violenza, con calci e pugni, non conosceva gli altri ragazzi (c’era anche una ragazza) che invece riprendevano la scena con un telefonico, quasi un trofeo da esibire per dimostrare la loro baldanza. È stato soccorso e portato in ospedale. Solo per un caso non ha riportato gravi conseguenze: i calci erano mirati al volto ed a parti vitali del corpo.

“Ho visto negli occhi di Francesco, e della sua splendida famiglia, ancora il timore e il dolore per quella aggressione vile e vigliacca che lo ha ferito sia nel corpo sia nell’anima, profondamente. Questo ragazzo, con la sua famiglia albanese in Italia da circa 6 anni, è perfettamente integrato, ha 18 anni e lavora in campagna con onestà e rispetto verso tutti. Quando si trovava dentro l’h24 non stava giocando ma era andato a prendere un caffè prima di andare a lavorare. Francesco e la sua famiglia non possono essere lasciati soli”.

Ci sarà un processo

Le forze dell’ordine hanno individuato e denunciato i responsabili. Ci sarà un processo. Qualcuno tra i responsabili ha chiesto scusa, ma la ferita è ancora aperta. Sanguinante.

“Attendiamo il corso della giustizia – aggiunge Sallemi – Lo Stato è e sarà presente, vigile e, a tutela delle persone oneste e laboriose, non dobbiamo abbassare la guardia. Lo Stato siamo tutti noi e dobbiamo dare l’esempio e chiedo a tutta la Vittoria perbene e onesta di stare accanto a questo ragazzo”.

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