Guarda una ragazza e viene pestato da coetaneo. Violenza inaudita a Vittoria. FOTO

Le foto rappresentano scene di violenza, non adatte ad un pubblico sensibile.

Una violenza “animale”. A Vittoria, all’interno di un distributore 24 ore nella centralissima via Cavour, dove un ragazzo è accusato di aver guardato la ragazza di un suo coetaneo. Uno sguardo in più, tanto basta per accendere la rabbia di quest’ultimo che dopo averlo accusato verbalmente lo aggredisce violentemente. Immagini brutali, quelle del video girato da altre persone presenti, che adesso sta diventando virale sia per la pubblicazione sui social, poi rimossa, che tramite il passaggio su whatsapp.

Il ragazzo accusato cerca di spiegare che non ha voluto guardare con intenzioni particolari ma il coetaneo non sente ragioni. Lo colpisce prima con un pugno fortissimo buttandolo a terra. Il ragazzo sbatte la testa contro la macchinette presenti nel negozio automatico. Ma non è basta. Gli si avventa ancora con tre calci fortissimi che rischiano seriamente di compromettere la vita del ragazzo stesso. Scene assurde, incivili, brutali che mettono in luce, ancora una volta purtroppo a Vittoria, il crescente problema del bullismo e della violenza giovanile, che sembrano stiano aumentando in modo allarmante.

L’aggressione ha avuto luogo solo pochi giorni dopo un’assemblea cittadina tenutasi il 22 settembre, durante la quale sono stati discussi temi relativi alla sicurezza e all’ordine pubblico a Vittoria. L’obiettivo principale di quell’incontro era quello di fornire risposte concrete e soluzioni alla crescente preoccupazione della comunità riguardo all’escalation di bullismo e violenza in città.

Il video dell’aggressione mostra chiaramente un giovane coinvolto nell’atto violento, poi interrotto dopo una trentina di secondi da altre persone che si sono accorte dell’inaudita brutalità con cui l’aggressore stava punendo il presunto rivale.

L’aggressione riaccende il dibattito sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di un maggiore coinvolgimento delle autorità locali per prevenire atti di violenza simili. Ricerca fotografica di Franco Assenza

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