L’ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI

Nel  n.29 del settimanale Espresso, in particolare nell’articolo, firmato P.M. ” Pubblica Sicurezza -Polemiche infettive”, nella pagina curata da R. Bocca e S. Livadiotti, si richiama l’attenzione su un fenomeno allarmante,  quale quello degli sbarchi degli extracomunitari, al solo fine di strumentalizzarlo per  un attacco all’avversario politico; in questo caso si incentra il discorso sul Ministro Alfano riportando delle notizie inesatte  pur di  denigrare chi non rientra nel loro congeniale schieramento  politico.
All’occasione è d’uopo  citare Mr J.Swinton, capo redattore del  N.Y.Times, che nel 1880 dichiarò: “Che follia fare un brindisi alla stampa indipendente!..Non c’è nessuno fra voi che oserebbe pubblicare le sue vere opinioni, e, se lo facesse, lo sapete in anticipo che non verrebbero mai stampate. La funzione di un giornalista è di distruggere la Verità …di vendersi egli stesso, di vendere il suo paese e la sua gente per il suo stipendio”.

L’articolo mira ad accollare responsabilità inesistenti al Ministro Alfano riguardo la probabile contrazione di malattie infettive da parte di alcuni agenti della Polizia di Stato, preposti all’accoglienza degli sventurati sulle coste siciliane. Oltre ai Sindacati di Polizia, interviene anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (agenzia specializzata dell’Onu in materia di salute )a rilevare  l’allarme per la quotidiana esposizione al pericolo di contagio. Ciò  rincuora infinitamente gli italiani tutti. Ma la questione è molto complessa e merita di essere approfondita . Ricordiamo a lor Signori che il Ministro Alfano ha ben interpretato l’esigenza di tutelare concretamente la salute degli agenti preposti al soccorso dei profughi, che attraccano in condizioni igieniche pessime,  tramite una circolare sull’uso obbligatorio di un abbigliamento protettivo, adeguato alla delicata missione umanitaria. Pertanto bisogna affidarsi  al buon senso degli agenti,invitati a seguire le istruzioni  per non aggravare tra l’altro anche i civili di un’ulteriore contagio. Sicuramente siamo solidali con gli agenti siciliani, che hanno contratto la tubercolosi. Ma risulta inevitabile sensibilizzare l’opinione europea , poiché  il governo italiano, e la Regione Sicilia in particolare, quotidianamente, circondati dal completo disinteresse degli  Stati membri, lottano con encomiabile impegno umanitario.

 Il Ministro Alfano è presente e il governo italiano intende cooperare a livello europeo per una soluzione pronta ad arginare quest’emergenza , divenuta insostenibile per i cittadini siciliani ed italiani tutti. Innanzitutto risulta necessario sostenere  una relazione diplomatica intenta ad ingerire sugli squilibri interni dei paesi, da cui si originano questi viaggi della speranza ; di conseguenza avviare una politica estera europea adeguata e mirata a ristabilire l’ordine e la vivibilità in modo da contenere l’esigenza di espatriare;anche se spesso le stesse ingerenze  degli stati membri hanno alimentato disordini interni nei paesi in questione, ad esempio l’intervento della Francia in Libia. In seguito  bisogna provvedere all‘insediamento  di presidi di bandiera europea sulle coste del Mediterraneo, formati da un equipaggio, fornito dalle milizie di tutti gli stati membri e preposto all’accoglienza, al controllo e allo smistamento dei profughi in maniera egualitaria.

In tal modo sono rispettati i diritti primari dei profughi, già carichi di sofferenze e di speranza. Lasciati spesso da soli al loro destino di sbandati sul territorio questi ultimi devono essere invece costantemente monitorati durante la loro permanenza  ed  indirizzati  verso un percorso di integrazione seria e duratura su tutto il territorio europeo, considerandoli una risorsa e non solo un peso per le istituzioni. A tal scopo deve emergere una nuova coscienza sociale europea sulla questione, tramutata  in un sostegno serio e realistico dei paesi membri con aiuti militari e finanziari. Bisogna sollecitare l’organizzazione di una missione di pace che allievi l’estenuante impegno del Ministro Alfano e del governo e del popolo italiano dal grande cuore.

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