LA ZONA DEL “TRIANGOLO DELLA MOVIDA” A RISCHIO INCOLUMITA’ PER I RESIDENTI DI MARINA DI RAGUSA

settimana di passione per i residenti dell’area della movida a Marina di Ragusa. Un fine settimana che, così come gli altri appena trascorsi, si annuncia ad alto rischio. Tutti hanno diritto a divertirsi. Ma a patto di non disturbare più del dovuto chi abita da queste parti. Il problema è dannatamente serio”. Il consigliere comunale Angelo Laporta si fa portavoce delle lamentele di decine e decine di residenti delle zone limitrofe a via Tindari, soprattutto il cosiddetto “triangolo della movida” della frazione rivierasca, compreso tra le vie Genova, Imperia e Amalfi. “Lasciando stare, anche se ci sarebbe molto da dire – afferma Laporta – il discorso sui decibel e ferma restando la legittimità degli operatori del settore di portare avanti al meglio le proprie attività, non si può fare a meno di evidenziare come questa zona, durante il periodo notturno, si trasformi in una sorta di campo di guerra. E lo dico a ragion veduta se è vero, come è vero, che l’altra volta alcuni residenti della zona sono rimasti di stucco nel verificare, la mattina dopo, che le vetrine di un esercizio commerciale lì accanto recavano alcune strisciate di sangue. Sì, proprio sangue. I residenti si lamentano del fatto che le risse sono molto frequenti. Forse per i fumi dell’alcol che fanno trascendere le semplici discussioni sino a farle diventare scazzottate vere e proprie. Per non parlare, poi, dello stato di degrado imperante. Bottiglie lasciate ovunque, vomito, in alcuni casi anche escrementi. Insomma, un quadro devastante che ha spinto i residenti a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e a rivolgersi a gran voce all’Amministrazione comunale nel tentativo di regolamentare questa baraonda. Sono indispensabili anche i controlli perché in via Genova e in via Imperia, dove si registrano in misura maggiore i problemi segnalati, sembra essere terra di nessuno durante le ore notturne. E, comunque, la difficoltà principale risiede nella mancanza di buona creanza che dovrebbe essere l’elemento principale teso ad animare qualsiasi forma di divertimento. Ecco perché chiediamo anche agli operatori del settore, che dicono di non essere, e ne siamo convinti, i nemici da combattere, di fornire una mano nel garantire una maggiore regolamentazione al fenomeno della movida, soprattutto durante le cosiddette ore piccole, così da permettere ai residenti di non avere nulla da temere. Infatti qui, in certi casi, è a rischio pure l’incolumità personale. O dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di grave prima di intervenire? Speriamo davvero di no”.

 

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