È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA VISITA AI NOSTRI CARI DEFUNTI CON QUALCHE SPIACEVOLE SORPRESA
01 Nov 2012 15:30
In questi giorni di commemorazione, recandoci dai nostri cari che non ci sono più, rimaniamo attoniti ed anche contrariati nel vedere lo stato in cui versa il nostro cimitero.
All’ingresso alcune tombe si presentano devastate, altre hanno i marmi divelti, altre i lati completamente sprofondati nel terreno.
Non ci sono camminamenti tra le tombe.
All’interno le stradelle di numerosi settori sono invase da sporcizia ed erbacce secche, che in bella mostra accolgono i visitatori.
La strada principale nella parte sottostante è dissestata e stretta, e priva di parcheggi adeguati.
Difficili sono gli l’attraversamenti per lasciare fiori ai congiunti posti nella zona nuova.
Le fontanelle funzionano a singhiozzo, i pali della luce sono in alcuni viali privi di plafoniere.
E’ evidente che nessun investimento è stato fatto per la sua strutturazione, per la sua manutenzione, per la sua messa in sicurezza, nonostante negli ultimi anni il cimitero di Comiso si sia notevolmente esteso.
L’Amministrazione comunale è doppiamente responsabile non solo per le mancate opere ma soprattutto per la manifesta insensibilità – non trova giustificazione alcuna – nei confronti di un luogo verso cui va portato concreto rispetto vista la sua sacralità.
I pochi dipendenti assegnati cercano come possono di mantenere un livello minimo di decoro che tuttavia risulta insufficiente.
La situazione ad oggi si è aggravata.
Pertanto se non si interverrà radicalmente il cimitero di Comiso diventerà uno dei luoghi simbolo del degrado cui è stata ridotta la nostra città negli ultimi cinque anni.
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