La vicenda del bonus ai dipendenti regionali per la Cassa Integrazione finisce a Le Iene. VIDEO

Si torna ancora a parlare della vicenda, da taluni ritenuta scandalosa, circa la questione del bonus da 10 euro che doveva essere elargito ai dipendenti regionali per sbrigare le pratiche della Cassa Integrazione in Deroga più velocemente, poi mai andata in porto. Le Iene, con un servizio di Ismaele La Vardera, sono tornati a parlare della vicenda con un’intervista a Claudio Reale, giornalista di Repubblica Palermo, colui che per primo parlò del “pizzino”, ovvero la bozza firmata dal direttore Vindigni e da alcune sigle sindacali che prevedeva, appunto, questo bonus.

Interviste anche al direttore Vindigni, che però non ha voluto parlare e ai sindacati che avevano firmato la bozza: c’è chi nega di averlo fatto, chi urla difendendo i dipendenti regionali e chi si è pentito di aver apposto la propria firma. Un caso che non ha certo portato lustra alla Regione, tanto che Musumeci qualche giorno dopo ha dovuto indire una conferenza stampa per metterci una pezza ed assumersi la responsabilità della vicenda.

 

Durante il servizio, andato in onda ieri sera, è stato mostrato il “pizzino” in questione, ossia l’accordo con le firme siglato tra il dirigente della Regione Siciliana (dimessosi dopo l’accaduto) e i sindacati.

Sulla vicenda, lo ricordiamo, vi è anche un esposto del Codacons. L’esposto già depositato presso la Procura della Repubblica di Palermo servirà – spiega l’avv. Bruno Messina Vice Presidente Regionale Codacons – per stabilire se i ritardi furono voluti per conseguire i 10 euro chiesti dai dipendenti, e adesso verrà integrato proprio con il materiale acquisito dalla nota trasmissione televisiva. “Ricordiamo, continua Messina, che la scandalosa vicenda trae origine dall’apertura di un tavolo tra Regione Siciliana e sindacati per l’attribuzione di un extra di dieci euro per ogni domanda, chiesto per i dipendenti regionali che inviano le pratiche all’Inps e che l’esposto sul tavolo del procuratore servirà per capire se i rallentamenti furono un ricatto per ottenere il bonus richiesto ovvero un semplice malfunzionamento del sistema”.

“Insomma, il Codacons si chiede, – dice Messina- se c’è stata una cabina di regia che ha operato in modo da far inceppare il meccanismo, prendendo tempo per conseguire il bonus, ovvero se l’iter di erogazione del danaro è talmente complesso da richiedere tempi lunghissimi. D’altra parte, con riferimento alla cig in deroga, poiché molti siciliani sono in grossissime difficoltà, occorre comprendere se qualcuno ha cercato di approfittare della situazione. Dunque, accanto all’indagine interna avviata dalla Regione, i magistrati indagheranno per stabilire eventuali responsabilità in merito a quanto accaduto”.

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