La storia di Alfeo e Aretusa: spettacolo dei pupi a Siracusa per le giornate europee del patrimonio

La storia di Alfeo e Aretusa, è uno dei miti greci più famosi legati alla città di Siracusa. Ed è per questo motivo che i pupari siracusani hanno inserito questo spettacolo nel repertorio dell’opera dei pupi, inaugurando un nuovo filone teatrale, ovvero “miti e leggende siracusane”.
Tra battute di caccia e affannosi inseguimenti, si intrecciano e si consumano le passioni e i sentimenti dei personaggi principali: La bella e casta dea Artemide, il virile dio fluviale Alfeo e la pudica Aretusa.

Aretusa si rinfresca al fiume. Alfeo, avvezzo al corteggiamento di pudiche donne, comincia a lusingare la giovane fanciulla che, temendo di perdere la propria verginità consacrata alla dea, fugge inoltrandosi nei boschi.
Il focoso dio sente dentro di se una sentimento tutto nuovo: l’amore ha imprigionato il suo cuore. Aretusa, terrorizzata dalle lusinghe del dio, cerca conforto nelle braccia della dea Artemide che le indica la via di salvezza. Alfeo, vaga in cerca della sua dolce Aretusa e non trovandola, invoca il dio Ade affinché gli conceda la morte. Artemide costringe Ade a lasciargli la preda e con una spada magica da inizio ad un duello con Alfeo che Zeus interrompe con la sua voce tuonante. Deciso e pronto a tutto per coronare il suo sogno d’amore, Alfeo implora Zeus di farlo ricongiungere alla donna amata. Il padre degli dei gli indica il luogo ove la bella fanciulla si era rifugiata, l’isola di Ortigia.

Alfeo, attraversando il mare, giunge alle sponde di Ortigia per riunirsi finalmente alla donna amata ma Aretusa è stata tramutata in fonte da Artemide. Alfeo, disperato, si allontana da quei luoghi ma Aretusa, comprendendo le pure intenzioni amorose del dio, decide di accoglierlo tra i verdi papiri di quel magico luogo.

CHI SIAMO
L’Associazione “La Compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri”, fondata nel 1999, rappresenta l’anello di congiunzione tra il passato, incarnato dall’operato dei fratelli Saro e Alfredo Vaccaro, e il presente rappresentato dai fratelli Daniel e Alfredo Mauceri, nipoti del sopracitato Alfredo.
I Fratelli Vaccaro, armati di spirito rinnovatore, per lunghi anni hanno dato luce e vita ai pupi nella città aretusea; i fratelli Mauceri, avendo raccolto il testimone della tradizione siracusana, con lo stesso spirito incentivano la marcia dei loro progenitori per ricondurre l’opra dei pupi di Siracusa ad una fedeltà filologica dei contenuti e delle modalità dello spettacolo, con consapevole cultura della storia e dei significati che l’opra dei pupi tramanda. Con continua dedizione e conoscenza dello strumento teatrale mirano al corretto equilibrio fra tradizione e innovazione, cercando contemporaneamente di sperimentare nuove forme teatrali e di incentivare la cultura per il teatro. I fratelli Mauceri, facendo leva sulla propria creatività e tenacia, hanno presentato la compagnia e i propri spettacoli in numerosi Festival e Rassegne di teatro di figura in Italia e all’Estero.

I PROTAGONISTI
Alfredo Mauceri -Nipote del famoso puparo siracusano Alfredo Vaccaro, sin da bambino frequenta il laboratorio per la realizzazione dei pupi di proprietà dello zio Rosario Vaccaro, altro puparo siracusano, e dal 1980 partecipa attivamente alle rappresentazioni di famiglia presso il vecchio teatro dei pupi gestito dal nonno, seguendo un percorso etico-formativo che ogni puparo di tradizione impone ai propri figli e, in questo caso, ai propri nipoti. Diplomato presso l’Istituto Nautico di Siracusa, alla morte del nonno ha indirizzato i propri interessi verso l’opera dei pupi e lo studio della tradizione siracusana. Ha gestito la precedente associazione “Opera dei pupi Alfredo Vaccaro”, dedicata allo scomparso predecessore, dalla sua fondazione alla sua sostituzione con l’attuale associazione. Dal 2001 mette in scena i propri testi nel teatro allestito in via della Giudecca (Siracusa) coadiuvato dal fratello Daniel, costruttore di pupi siracusani. In nome e per conto dell’associazione organizza mostre, convegni e rassegne teatrali. Attualmente ricopre la carica di direttore artistico e dirige il Teatro e il Museo oltre ad essere il responsabile del Centro studi. Ha pubblicato diversi libri editi dall’associazione, tra i quali il testo storiografico “I fratelli Vaccaro, un sogno chiamato Opera dei pupi” oltre ad articoli e saggi per riviste di settore nazionali e locali. Ultima fatica letteraria l’opera PUPI SICILIANI, testo bilingue (ita/ing) edito dalla SIME Book, presente a livello nazionale ed internazionale.

Arianna Vinci -Ragazza grintosa e vivace è entrata a far parte della compagnia dal luglio 2016. Ha conseguito la maturità linguistica nel 2013 e successivamente ha indirizzato i propri interessi verso l’arte teatrale conseguendo il diploma d’Attore presso l’Accademia d’arte del Dramma Antico, lavorando con grandi nomi del panorama teatrale nazionale: Gabriele Lavia, Moni Ovadia, Carlo Cercello, Daniele Salvo e Maura Avogadro. E’ inoltre laureata in Archeologia.

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