È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA SICILIA BELLISSIMA ISOLA DA VISITARE
24 Dic 2012 11:38
Ancora oggi alle porte del 2013, non possiamo dire di essere competitivi alle altre regioni del Nord Italia , anche perché , se volessimo far partire un programma di sviluppo interessante e intelligente, mancano molte infrastrutture.
Oggi il turismo in Sicilia, visto le peculiarità del territorio, dove monumenti di varie epoche,culture di popoli che ci hanno colonizzati, sono invidiabili in tutto il mondo,dove il sole, il mare, la montagna e il clima le fanno da cornice.
Tutte queste cose,favorevoli all’incremento turistico,potrebbero essere mete appetibili, di tantissimi turisti e potenziare quella economia e quella ricchezza che sicuramente, creerebbe un indotto importantissimo principalmente per nuove forme di opportunità di lavoro a svariate categorie.
E invece aimè mancano ancora proprio le cose principali come il 50% di autostrade su quasi l’intera isola, manca una rete ferroviaria ammodernata con doppio binario e a scorrimento veloce e per finire mancano addirittura sistemi di sicurezza lungo le strade secondarie come le provinciali e quelle di pertinenza dell’ANAS ( linee di demarcazione carreggiate, catarifrangenti, occhi di gatto ecc. ) che ancora oggi molti visitatori per poterci raggiungere,trovano enormi difficoltà nel percorrerle specialmente in pieno inverno, queste strade inoltre,mancano spesso di manutenzione.
Per inciso, ci rivolgiamo anche alla Regione Sicilia, che nel passato e ancora oggi investe e assegna centinaia di milioni provenienti anche dalla Comunità Europea, sulla formazione, ma siamo certi che tutti questi soggetti formati fino ad oggi,non abbiano trovato occupazione?
Certo la crisi occupazionale che abbiamo noi in Sicilia non è cosa semplice da eliminare dall’oggi al domani, ma se materialmente ci impegnassimo tutti a predisporre dei progetti migliorativi da proporre alla classe politica, certamente non saremmo qui a piangerci addosso.
Per prima cosa le Amministrazioni Comunali,e le Province assieme alle Camere di Commercio, coadiuvate dagli uffici Provinciali del lavoro , dei Collocamenti,e dagli Ispettorati del lavoro dovrebbero censire ognuno per la propria competenza sia le aziende che i lavoratori occupati e disoccupati, inoltre dovrebbero rimettere in circuito le graduatorie per singole categorie occupazionali usando sempre il criterio dell’inserimento delle categorie speciali, senza nessuna sorte di favoritismi o di segnalazioni fatte da qualche politico di turno.
Infine noi del sindacato I.S.A. oggi, dopo le dimissioni del Presidente Mario Monti e del suo Governo Tecnico,possiamo semplicemente fare una considerazione:
E’ notizia di questi giorni: il debito pubblico ha sfondato la soglia dei 2 mila miliardi, mai successo prima. Ma come, l’economista Monti non era stato nominato a capo di un Governo di tecnici e professori proprio allo scopo di mettere ordine nei conti pubblici?
Nel 1924, dopo soli 18 mesi di governo, l’allora Ministro delle finanze De Stefani raggiunse il pareggio di bilancio. In che modo? Facendo l’esatto contrario di Monti: rilanciando l’economia attraverso un vasto piano di opere pubbliche, mantenendo inalterata la già contenuta pressione fiscale e sottraendo il sistema bancario al controllo della finanza internazionale per porlo al servizio dell’economia italiana. Ciò ha portato alla nascita di nuove aziende, all’aumento dell’occupazione con conseguente incremento delle entrate fiscali che hanno permesso, fra l’altro, di finanziare il nascente Stato Sociale.
Oggi il principio dell’interesse nazionale, che ha ispirato i governanti dell’epoca, è stato sostituito dal dogma capitalista del libero mercato che tanto piace alla destra e non dispiace alla sinistra (che ha capito da che parte gira il vento) e i risultati li stiamo pagando tutti (tutti tranne i politici, i mafiosi e i corrotti che in questo sistema ci sguazzano).
Giunti a questo punto, ci resta un grosso dubbio, che forse bisogna sperare in Grillo che essendo un comico, da statista, perlomeno, ci farà… ridere.
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