LA SFIDA ALLE REGIONALI DAI TONI “TROPPO CALDI”

Dov’è finita la campagna elettorale dove si portavano avanti i programmi e le idee per migliorare la realtà vissuta dai cittadini? Da troppo tempo ci siamo abituati, nostro malgrado, ai toni accesi utilizzati dai nostri rappresentanti nelle stanze del “potere”. Modica, anzi Ragusa, come tutti i telegiornali nazionali hanno titolato, è balzata in queste ore agli onori della cronaca, non per un’iniziativa di un nostro politico in lizza per le prossime Regionali del 28 ottobre, ma perché alle 14,30 di venerdì un attacchino è stato brutalmente aggredito e lasciato in una pozza di sangue dai suoi aggressori.  I responsabili, che si sono dati alla fuga, successivamente sono stati identificati ed arrestati dalle forze dell’ordine. 

Per un manifesto elettorale un uomo deve essere curato al Cannizzaro di Catania. La condanna, che deve essere unanime, si deve combinare con la concreta voglia di tornare alla bella politica. Quella che sta nelle strade piuttosto che nelle stanze, che si mescola con chi aspetta che riapra una fabbrica o con chi manifesta per una scuola moderna o con chi sfida il potere di un boss.

Tutto ciò è utopia?

 

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