LA SENATRICE PADUA CHIEDE L’ATTUAZIONE DELLA MOZIONE PRESENTATA DAI DEMOCRATICI

La Senatrice Venera Padua torna ad affrontare, in aula, il drammatico tema dell’immigrazione e degli sbarchi.

L’esponente del PD si è rivolta al Governo sollecitandolo ad accogliere le istanze che arrivano da quei Comuni e da quei Sindaci, tra cui quelli dell’area iblea, i quali chiedono una richiesta d’aiuto non più derogabile.

“Accogliete le istanze dei Comuni che accolgono i tanti minori in arrivo” – ha sollecitato la Senatrice democratica rivolgendosi al Governo – “non possono essere lasciati insieme con gli altri e non sono sostenuti economicamente. Trovate la modalità di ridare luce alla meraviglia di questi luoghi, che hanno incentrato le loro politiche di sviluppo sul turismo. Non ci si ricorda più che il turismo è peculiarità straordinaria per quelle città e per quelle comunità, si pensa soltanto ai cadaveri, ai morti e agli immigrati che sono stati accolti, curati e rispettati, perché esseri umani degni di ogni attenzione; queste comunità, però, vi chiedono attenzione e misure di ristoro”.

Inoltre, è stato chiesto dalla Senatrice di attuare la mozione presentata dai democratici.

Mozione che impegna l’esecutivo a verificare ogni necessaria iniziativa che possa consentire il superamento dell’operazione “Mare Nostrum”, una doverosa risposta emergenziale, ma che non può essere la soluzione definitiva di questo drammatico problema.

I democratici chiedono di evidenziare, nell’ambito del Consiglio Europeo, lo sforzo del nostro Paese, il quale sostiene una pressione migratoria straordinariamente elevata, favorita da organizzazione criminali e come il Governo, secondo l’Unione Europea, debba affrontare il fenomeno; di agire con estrema urgenza nelle idonee sedi europee ed internazionali, al fine di realizzare un’azione congiunta della comunità internazionale, che si faccia carico della stabilizzazione della Libia, con una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e inviando una forza di supporto all’autorità legittima e di disarmo delle milizie.

In questo quadro, organizzare in Libia strutture di accoglienza e identificazione dei rifugiati, e, inoltre, promuovere azioni di prevenzione e contrasto del trasporto illegale già nei luoghi di partenza, anche attraverso il pattugliamento della costa.

La mozione presentata dai democratici prevede, inoltre, di sostenere, a livello europeo, con l’avvio del semestre di Presidenza Italiano dell’UE, la predisposizione di un piano europeo di accoglienza e inserimento nei diversi Paesi di destinazione dei migranti, i quali chiedono asilo e protezione, nonché di una traversata sicura del Mediterraneo e, poi, il raggiungimento delle destinazioni finali spesso diverse dall’Italia, anche attraverso la revisione delle norme di regolamento (UE) n. 604/2013, cosiddetto “Dublino 3”; di attuare, fin dall’avvio del semestre di presidenza europea, ogni iniziativa utile ed efficiente che preveda un alleggerimento della posizione italiana, sotto ogni profilo, compreso quello dell’accoglienza, del sostentamento economico da parte del migrante e degli oneri finanziari complessivi; di chiedere ai partner europei che in tutti i Paesi di origine o di transito dei richiedenti protezione, siano aperti presidi dell’Unione Europea per un preventivo screening delle domande e per evitare che essi possano cadere nelle mani di organizzazioni criminali; di porre in essere ogni consentita azione, anche sul piano bilaterale, per stringere accordi di cooperazione con i Paesi terzi da cui provengono o dove transitano i migranti diretti in Europa; di supportare in maniera incisiva gli Enti locali che sostengono la gran parte degli oneri di accoglienza.

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