LA ROSA: “LA GIUNTA REVOCHI LA CONCESSIONE ALL’INPA”

“La vicenda relativa agli accertamenti riguardanti l’imposta comunale sulla pubblicità e sui passi carrai, ha creato non pochi disagi ad aziende e privati e non riguarda soltanto la notifica di cartelle da centinaia a migliaia di euro, ma anche il servizio di informazioni e assistenza che la concessionaria, l’Inpa di Palermo, non svolge per come dovrebbe”. Il consigliere comunale di Grande Sud, Andrea La Rosa, interviene sulla vicenda dell’Inpa dopo che la Cna locale ha protestato contro l’amministrazione di Vittoria. “E’ indubbio che il Comune abbia fatto registrare delle defaillance in questa vicenda a partire proprio dal ruolo che è stato configurato con il regolamento comunale sulla pubblicità – prosegue – ovvero il compito di vigilanza sulla corretta osservanza delle disposizioni regolamentari e legislative in materia”.

 

Non è possibile assoggettare a tributi i passi cosiddetti a raso – dice ancora La Rosa – visto anche il recente orientamento giurisprudenziale stabilito dalla Corte di Cassazione. Ciò denota ignoranza giuridica e pressapochismo, ma lascia anche intravedere una prospettiva più negativa, ovvero la drammatica necessità dell’ente di raggranellare quattrini in tutti i modi possibili. Su questo aspetto ho già ribadito che non consentiremo che quest’azione amministrativa possa passare colpendo le tasche dei contribuenti. Semmai è l’ente che deve dare un segnale chiaro di taglio dei costi verso quelle spese superflue che non concorrono ad un efficiente funzionamento della macchina amministrativa”.

 

 “Il Comune revochi la concessione all’Inpa come la nuova legge ormai impone e proceda all’organizzazione diretta del servizio – chiarisce La Rosa –. Non vorremmo che l’ente dovesse trovarsi di fronte ad una serie di cause giudiziarie da parte di associazioni di categoria, imprese e privati, finendo poi per pagare, in sede civile, centinaia di migliaia di euro. L’auspicio è che sindaco e assessore allo Sviluppo economico facciano marcia indietro adempiendo i dettati normativi introdotti dalla nuova legge nazionale”.

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