È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA PRIMA VOLTA DI MASSIMO LEGGIO È GIÀ CONSENSO
23 Apr 2011 19:39
Oltre mille spettatori, in silenziosa commozione, hanno assistito al rito teatrale della Sacra Rappresentazione dei vittoriesi. Un pubblico moltiplicato, in centinaia di migliaia, tenuto conto che il Dramma Sacro, firmato dalla regia di Massimo Leggio, è stato visto anche in diretta satellitare. Uno straordinanario consenso di pubblico e di critica per il Dramma Sacro, che, dal 2007 è inserito nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, con tutela dell’Unesco. La regia di Leggio segue il segno della continuità, tracciato dai vent’anni di patrimonio teatrale di Gianni Battaglia. Una rappresentazione unitaria, assolutamente unica in Italia, che inizia il mattino del Venerdì Santo, con la deposizione del Cristo sulla Croce, prosegue con il Dramma Sacro e il corteo funebre della sera, per terminare la Domenica di Pasqua con la Resurrectio. Una sequenzialità di eventi liturgici, rituali e teatrali che Leggio ha voluto accentuare nell’Epilogo, consegnando agli spettatori-fedeli l’immagine scenica dei Depositanti del Simulacro di Gesù che, seguiti dal “corteo” degli attori, consegnano il “Corpo” morto del Nazareno ai Crocifissari, per adagiarlo sull’urna funeraria e dare inizio alla processione serale. La riuscita scelta di scarnificazione scenografica è opera di Rosalba Amorelli. Uno “spazio” scenico desolato e arido, che conferisce forza alla messa in scena e accentua, con sobria consapevolezza, il “dolore di un’aura senza tempo tinta”, dominata dai sentimenti del lutto e dello sgomento di chi, l’umanità di quel tempo, viene colto dall’annuncio della crocifissione del Cristo. I costumi vividi di Liliana Stimolo (peraltro, ispirata Maria), su cui imperano il rosso e il marrone, hanno saputo fare rivivere la Palestina dei tempi di Gesù. “Vale più una sola lacrima sparsa meditando sulla Passione di Gesù che un pellegrinaggio sino a Gerusalemme ed un anno di digiuno a pane e acqua”. Secondo Leggio “è in questa frase di Sant’Agostino che si trova l’assonanza con l’atmosfera lugubre e dolorosa che pervade il Golgota nel giorno della Crocifissione e morte di Cristo”. Un dolore che pervade “l’intero popolo dinanzi al sacrificio del figlio dell’uomo, estremo atto salvifico che, pur compiendosi dentro una dimensione temporale, come sostiene Papa Benedetto XVI, infrange l’ambito della storia e va al di là di essa”.
Domenica, invece è il tempo della Luce, della Speranza, della Gioia. Sul Sagrato della Basilica di San Giovanni irrompe la Resurrectio. La rinascita, la speranza, la gioia, la conquista di un’identità spirituale che ognuno di noi possiede, l’accettazione di una condizione umana che però volge lo sguardo alla tolleranza, all’integrazione, alla pace universale, sono i temi della regia della Resurrectio, firmata, così come il Dramma Sacro da Massimo Leggio. Con il regista, tornano sulla scena gli straordinari attori protagonisti e gli allievi del Laboratorio Teatrale Dramma Sacro di Vittoria. Leggio si dice “molto soddisfatto del lavoro dagli attori del Laboratorio”. Perché “hanno confermato tutta la loro passione e il loro impegno. Un’esperienza positiva da continuare”. Dietro le quinte del Dramma Sacro e delle Resurrectio anche lo staff giornalistico e tecnico che sta curando il lavoro di ricerca e di documentazione per la realizzazione del documentario.
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