“LA POLITICA DEI DUE FORNI? FORSE CANNIZZO FACEVA RIFERIMENTO AL PD DI VITTORIA

“Altro che politica dei due forni. Noi ne siamo rimasti ben lontani. Come, più volte, perfino il nostro leader nazionale ha ribadito. Al contrario del Pd che a Vittoria, invece, avendola praticata per un certo tempo ne è rimasto scottato”. Il gruppo consiliare dell’Udc, con in testa il capogruppo Daniele Barrano, assieme ai consiglieri Santo Cirica, Franco Caruso e Salvatore Sanzone, replica alle accuse scomposte e disarticolate provenienti dal segretario cittadino dei democratici, Francesco Cannizzo. “Per la serie da che pulpito viene la predica – continuano i consiglieri dell’Udc – ci sentiamo accusare da Cannizzo di transumanza, lui che ha partecipato alle scorse amministrative sotto le insegne di Italia dei Valori, riportando tra l’altro un risultato ragguardevole, appena 33 voti (ma il consenso uno ce l’ha oppure niente), e che ha ceduto alle lusinghe dei dirigenti del Pd cittadino che, adesso, lo hanno messo sul piedistallo con il ruolo di sparasentenze. Stia tranquillo, Cannizzo assieme agli altri del Pd cittadino, visto che stanno cercando in tutti i modi di trovare numeri che non hanno in seno al Consiglio. Il gioco, ormai, è scoperto. E possono penare quanto vogliono ma è difficile che possa arrivare qualcuno che li sostenga se continueranno ad operare in questo modo. Non bastano le loro divisioni interne. Cercano di gettare il seme della discordia in casa altrui. Ma, lo ripetiamo, questo giochetto non funzionerà. Conosciamo abbastanza bene certi meccanismi. Come quello di aprire dialoghi con l’imprenditore Angelo Giacchi sulla cui vicenda, noi dell’Udc, pur manifestando in maniera sottotraccia la nostra convinta e accorata solidarietà, non abbiamo mai voluto speculare come partito, tenendoci sempre un passo indietro, per non dare l’impressione di cavalcare una questione personale. Ma se noi ci siamo dati questa linea, non pretendiamo che altri la seguano. Ognuno si gestisce come vuole. Salvo, poi, darne conto e ragione agli elettori. E il Pd di Vittoria, proprio per queste scelte, dovrà farlo”. Il gruppo consiliare dell’Udc, ribadendo la propria compattezza e la necessità di non confondere i ruoli con il coordinatore cittadino Angelo Giacchi, a cui viene manifestato il massimo apprezzamento come imprenditore e come dirigente politico, manifesta incredulità per il boomerang concretizzato dalle parole di Cannizzo. “Il segretario del Pd – aggiungono Barrano, Cirica, Caruso e Sanzone – accusa noi di immobilismo quando, invece, sono i rappresentanti del suo partito a detenere la presidenza del Consiglio comunale e, per quanto riguarda la delicata vicenda del Prg, della commissione Assetto territoriale, organismi che non essendo convocati non possono garantire l’esame degli argomenti più pregnanti per la nostra città, a cominciare proprio dalla variante del Piano regolatore. Inoltre, l’Udc aveva già avanzato, in tempi non sospetti, le proprie proposte. Riguardanti l’edilizia scolastica, l’attenzione per i più deboli, come i disabili e le famiglie in crisi, il decoro urbano e la valorizzazione del turismo, la difesa della famiglia e la tutela dell’infanzia. Attendiamo con ansia che le stesse possano essere affrontate per dare un segnale concreto ai cittadini. La verità è che il Pd cerca di riconquistare un consenso che ha perduto. La gente è stanca. Non ne può più di certi atteggiamenti. Servono fatti che, per ora, tardano ad arrivare”.

 

 

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