LA PASQUA ORTODOSSA

Oggi, domenica, 5 maggio,  si festeggia la Pasqua Ortodossa del 2013.

Una data diversa da quella cattolica. Le ragioni vengono da lontano, in particolare dal grande Scisma d’Oriente del 1053.

In breve, qualche cenno storico.

È noto che l’Impero Romano si divise in due parti , (Ovest e Est),  alla morte di Teodosio nel 395 d. C., il primo fu affidato ad Arcadio e il secondo ad Onorio. Non era la prima volta che l’Impero veniva suddiviso, ma questa fu  definitiva. Nel 476 sotto Romolo Flavio Augusto (chiamato anche Romolo Augustolo), deposto da Odoacre, ebbe fine l’Impero Romano d’Occidente, mentre quello d’Oriente sopravvisse per un altro millennio.

La Chiesa Cattolica e quella Ortodossa cominciò a dividersi nei secoli, a pari passo con la storia. A Occidente il Papa a Roma e a Oriente il

vescovo di Costantinopoli-Bisanzio.

Nel 1053 sì formalizzò la separazione, quando il patriarca d i Costantinopoli Michele Cerulario impose la chiusura  delle chiese latine  per l’uso dell’azzimo. Papa Leone IX, protestò, ma senza risultato e quindi, l’anno dopo, il 16 luglio 1054, con  l’inviato cardinale latino Umberto di Silvacandida, il Papa inviò la bolla di scomunica al Patriarca e ai suoi sostenitori. Frattanto il papa morì e il patriarca, a sua volta, scomunicò i messi della bolla papale, ma non il papa o la Chiesa cattolica.

Insomma, molti giochi di potere e che ha tenuto, per secoli, divise le due Chiese. Ci furono vari tentativi di  riconciliazione, cui uno, nel XV secolo, è quasi riuscito, al punto da sancire la riunificazione il 12 dicembre 1452, ma non sortì l’effetto sperato, perché, ebbe fine pochi mesi dopo (29 maggio 1453), con la caduta di Costantinopoli, conquistata dagli  Ottomani.

Finalmente nel 1964, durante  il Concilio Vaticano II, ci fu un incontro tra il Papa Paolo VI e il Patriarca di Costantinopoli Atenagora I, rinunciando alle rispettive  secolari scomuniche e, l’anno dopo, rilasciarono di comune accordo la famosa “Dichiarazione comune Cattolico-Ortodossa del 1965”.  Si creò di conseguenza una commissione congiunta per un dialogo interconfessionale. C’era il desiderio e la necessità, di riunificare la Chiesa.

Si sta ancora lavorando in merito e dopo cinquant’anni dallo storico incontro, pare che  anche il papa Benedetto XVI, il nuovo papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo, vogliono rafforzare la collaborazione ecumenica delle due Chiese. A Trento, da parecchi anni, è aperta una chiesa ortodossa, dove ci sono celebrazioni regolari. Qui, nella città del Concilio di Trento!

Per adesso, la Pasqua, come le altre feste ortodosse, segue il calendario giuliano. Questo calendario è  stato riformato da Giulio Cesare (da qui il nome), e usato ufficialmente, nell’Impero Romano e via via nelle nazioni cristianizzate. Nel 1582 venne sostituito  (togliendo dieci giorni accumulati nei secoli) dal Papa Gregorio XIII, da qui   il nome di calendario gregoriano in vigore tutt’oggi. Ma non tutti, hanno accolto il nuovo computo delle date e, nella Chiesa Ortodossa, mantiene appunto il calendario giuliano e quest’anno la Pasqua cade il 5 maggio.

Naturalmente usi e tradizioni, ma soprattutto la Liturgia, molto solenne, nulla toglie al significato e all’importanza della più grande festa dell’ Anno Liturgico. Per concludere: auguri di Buona Pasqua, serenità e pace a tutti gli Ortodossi.

 

 

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