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LA FEDERAZIONE PROVINCIALE GILDA/UNAMS DI RAGUSA SUL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
20 Gen 2014 08:13
Presa di posizione della Federazione provinciale Gilda/Unams di Ragusa in ordine alla questione del dimensionamento degli Istituti scolastici nei comuni di Ragusa e Modica relativamente al primo ciclo.
Ad intervenire sulla questione è il coordinatore provinciale prof. Vincenzo Drago, il quale evidenzia come la scelta operata lo scorso anno (a cui la FGU si era ufficialmente opposta al tavolo regionale) e che aveva visto aggregati in unica istituzione il circolo didattico Paolo Vetri ed il circolo didattico Cesare Battisti, entrambi di Ragusa, appare tuttora discutibile ed insostenibile. “A Ragusa – afferma Vincenzo Drago – la principale istanza da sottoporre alla Regione è quella di tornare indietro rispetto alla scelta operata lo scorso anno, proponendo invece l’accorpamento, più logico e naturale, della Paolo Vetri con la Vann’Antò (circolo didattico la prima, scuola media la seconda, entrambe insistenti sullo stesso bacino d’utenza). Questa scelta , infatti – prosegue Drago – darebbe luogo ad un Istituto comprensivo naturalmente integrato nel territorio”.
La posizione della Federazione Gilda/Unams si muove dunque nella direzione di chiedere la re-scissione dell’accorpamento del Circolo didattico “Paolo Vetri” al Circolo didattico “Cesare Battisti”, a favore, anche, di un’ aggregazione di quest’ultimo con l’Istituto comprensivo “G. Pascoli”, oggi privo dei requisiti per rimanere in autonomia.
Anche tale operazione Pascoli-Battisti che – secondo la FGU – potrebbe coinvolgere l’istituto F. Crispi, presenterebbe una indubbia logica territoriale e consentirebbe di dar vita, a Ragusa bassa, ad uno, o due, istituti con buone prospettive di stabilità per il futuro.
Molto più complessa appare la situazione a Modica, ove risulta urgente, secondo la Federazione Gilda/Unams, porre rimedio ad una inopportuna decisione dell’Assessorato Regionale che, lo scorso anno, decretò l’accorpamento dell’Istituto De Amicis di Modica Alta con l’Istituto Carlo Amore di Frigintini. “Occorre che il tavolo regionale – spiega Vincenzo Drago – riveda questa impopolare decisione, ma a condizione che non si metta a repentaglio l’autonomia dell’istituzione di Frigintini. Non può infatti risultare condivisibile una soluzione che preveda il passaggio, come compensazione, all’Istituto di Frigintini, di plessi scolastici come quelli di Trapani Rocciola e di Cozzo Rotondo, che sono chiaramente ubicati all’interno del centro urbano di Modica Sorda. L’unico accorpamento sostenibile alla scuola “Carlo Amore” di Frigintini – conclude Drago – é quello del plesso S. Elena, un plesso rurale attualmente facente parte dell’Istituto S. Marta, ubicato nel centro storico di Modica.”
Alla luce di una rivisitazione complessiva del dimensionamento degli Istituti scolastici del I ciclo di Modica, secondo la FGU il passaggio del plesso S. Elena dal S. Marta alla scuola Carlo Amore avrebbe una logica di coerenza, ma conseguentemente renderebbe inevitabile, per il rispetto dei parametri, l’accorpamento dell’ Istituto S. Marta con l’Istituto E. Ciaceri, quest’ultimo ricadente, anch’esso, nel centro storico.
Relativamente, infine, ad altri passaggi e variazioni fra gli istituti scolastici di Modica Sorda e fra questi e la S. Marta con la Carlo Amore, la Federazione ritiene inopportuno, per il prossimo anno scolastico, formulare ulteriori proposte.
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