La Diocesi di Noto ed il suo 180° anniversario della fondazione. Un pensiero alla Diocesi congolese di Butembo Beni gravata dalla guerra

Nel corso del convegno diocesano di apertura dei festeggiamenti del 180° anniversario della fondazione della Diocesi di Noto, voluto da mons. Salvatore Rumeo, è entrato a pieno titolo il ricordo della Diocesi di Butembo Beni, gemellata da quarant’anni con quella netina. Una popolazione in sofferenza per una guerra che sta mettendo in ginocchio un Paese. E’ stato don Salvatore Cerruto che da decenni fa la spola fra la Diocesi di appartenenza, quella cioè di Noto, e l’Africa, il Congo in particolare, a raccontare la paura e la guerra che incombe sui congolesi.

In particolare ha raccontato del naufragio, del 3 ottobre scorso, del battello stracarico di passeggeri nel Lago Kivu al largo di Goma, capoluogo del Nord Kivu a circa 300 km da Butembo.

“Si parla di almeno un centinaio di vittime ma forse sono molto di più. Ho seguito i nostri telegiornali in questi giorni ma non è stata data nessuna notizia della tragedia. Perché, quando i telegiornali danno notizie di catastrofi nel mondo anche di entità minore? Semplicemente, non si deve parlare del Congo – ha commentato don Salvatore Cerruto – la guerra in corso e tutto quanto succede non deve attirare l’attenzione della comunità internazionale, perché così si può procedere allo sfruttamento criminale (dire illegale è troppo poco) dei ricchi giacimenti minerari. Le vittime sono andate in fondo al lago, ma la verità verrà a galla, anche se non grazie ad una informazione mediatica divenuta purtroppo sempre meno credibile”.

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