La Croce Rossa Italiana inaugura la nuova sede a Ragusa: una casa per chi aiuta

È più di un edificio. È un simbolo, un presidio di umanità, un punto di partenza per chi ogni giorno sceglie di stare accanto agli altri. Ragusa ha scritto una pagina importante della sua storia sociale con l’inaugurazione ufficiale della nuova sede del Comitato territoriale della Croce Rossa Italiana. Il taglio del nastro al civico 246 di via Carducci segna una tappa storica per il volontariato ibleo.

Il nuovo spazio, concesso in comodato d’uso gratuito dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa, rappresenta il traguardo di un lungo percorso, fatto di determinazione, sinergie istituzionali e amore per il territorio. Una conquista che rafforza la capacità operativa della CRI in provincia e offre ai volontari un luogo adeguato in cui formarsi, accogliere, agire.

Il cuore della CRI batte qui

«Questa non è solo una struttura, ma una casa per i nostri volontari. È da qui che ripartiamo, con ancora più forza, per servire chi ha bisogno», ha dichiarato visibilmente commosso Francesco Fronte, presidente del Comitato CRI di Ragusa. «In queste stanze nasceranno progetti, si tenderanno mani, si darà ascolto. È un passo avanti per tutta la comunità».

Un momento toccante ha ricordato le radici della Croce Rossa a Ragusa: «Già a fine Ottocento esisteva una sede a Ibla. Oggi – ha ricordato Fronte – il nostro impegno si rinnova, forte di una tradizione che ha attraversato i secoli e che guarda con fiducia al domani».

Volontariato, inclusione, resilienza

A sottolineare l’importanza strategica di questa nuova sede è stato anche il presidente regionale CRI, Stefano Principato: «Questa non è solo un’inaugurazione. È il coronamento di un percorso e l’avvio di una nuova stagione. La Croce Rossa è fatta di persone che mettono il cuore oltre l’ostacolo, ogni giorno. Investire in luoghi come questo significa investire nel bene comune».

La nuova sede ospiterà attività di formazione, logistica, assistenza, supporto psicosociale, ma anche progettualità rivolte a giovani, famiglie e categorie fragili. Centrale sarà la presenza della componente giovanile CRI, da sempre motore di innovazione e inclusione.

Un territorio che risponde

Il taglio del nastro, tra applausi e commozione, ha chiuso una giornata densa di emozioni. La comunità ragusana ha risposto con affetto e partecipazione, stringendosi attorno a chi fa del servizio il proprio stile di vita.

Perché la Croce Rossa non è solo un nome. È un’idea potente: quella che ogni persona può fare la differenza. E oggi, a Ragusa, quell’idea ha trovato un nuovo tetto, ma soprattutto nuove fondamenta.

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