La costa iblea racconta lo sbarco del 1943: un progetto scolastico

La costa iblea racconta lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943” è il progetto con il quale si intende conservare la memoria storica dello sbarco degli Anglo-americani avvenuto sulla costa del Ragusano, ed in particolare a Scoglitti, tra il 9 e il 10 luglio del 1943. Progetto che cade negli 80 anni, che ricorrono proprio in questo 2023, da quello storico momento che rappresentò la svolta con la crisi del sistema fascista prima e con l’armistizio dopo. A proporlo l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Ambito territoriale di Ragusa che invita a partecipare le terze classi delle scuole secondarie di I° grado e le quinte classi delle scuole secondarie di II° grado di tutto il territorio della provincia nell’ambito del programma per la commemorazione degli eventi connessi con la campagna di Sicilia del 1943. Giovani studenti, quindi, alla ricerca di testimonianze da chi è ancora in vita e ricorda questi momenti.

Quale lo spirito del progetto?

“ L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che i testimoni oculari di quell’evento sono oramai in età molto avanzata, per cui si avverte l’esigenza di raccogliere dalla loro stessa voce, ricordi significativi sui momenti concomitanti e immediatamente successivi allo sbarco anche per una più fedele ricostruzione dell’accaduto. Le ansie, le emozioni, i sentimenti, la percezione dell’evento in coloro che vivevano nelle località dello sbarco, nel golfo di Gela, e nelle località limitrofe, costituiscono un campo d’indagine affascinante e ancora per certi versi inesplorato” – viene spiegato nel corpo del progetto.

Metodologia di ricerca

In campo studenti che vestiranno i panni di ricercatori di testimonianze e di racconti. Previsto anche il coinvolgimento dei Comuni della provincia di Ragusa e la partecipazione di enti ed associazioni del territorio quali l’Archivio di Stato di Ragusa, il Museo della Memoria Sicilia 1943 e la Società di Storia patria per la Sicilia orientale. Saranno raccolte testimonianze dirette fra gli anziani testimoni di quel periodo storico con registrazioni vocali ma anche con foto e cimeli ancora custodite dalle famiglie. I lavori dovranno pervenire al gruppo di lavoro dell’U.S.P.- A.T. Ragusa e “Sciascia” entro il 5 maggio 2023.

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