La città di Ragusa riaffidata alla Vergine Immacolata

La città di Ragusa è stata riaffidata alla Vergine Immacolata. La tradizione, antichissima, si è ripetuta ieri sera, dopo la celebrazione dei Primi vespri, presieduti dal vescovo della diocesi, mons. Giuseppe La Placa, concelebrante il parroco del Duomo di San Giorgio, don Pietro Floridia, che è anche rettore della chiesa di San Francesco all’Immacolata, a Ibla. Il rito è stato ospitato nella splendida chiesa monumentale di piazza Chiaramonte.

A recitare l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Vergine Immacolata il primo cittadino, Giuseppe Cassì. “Vigilate maternamente su questa città – ha letto, tra l’altro, il sindaco, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine e provinciali, rivolgendosi alla Vergine – allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte”. Quindi il sindaco ha acceso un cero votivo e ha reso un omaggio floreale alla statua dell’Immacolata.

Subito dopo, le autorità presenti hanno apposto la loro firma, così come anche il vescovo, sul registro delle autorità. C’erano, tra gli altri, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Ragusa, Gabriele Gainelli, i deputati regionali Nello Dipasquale e Stefania Campo, il presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Fabrizio Ilardo, insieme con alcuni assessori e consiglieri comunali, oltre a rappresentanti della Prefettura, della Questura di Ragusa e delle altre forze dell’ordine. E, novità di quest’anno, per la prima volta il vescovo ha fatto firmare una donna, espressione del “popolo”. Un atto di grande lungimiranza. I registri delle firme delle autorità, vere opere d’arte, furono istituiti con la nascita della Diocesi di Ragusa e sono stati realizzati dai rinomati Antonino Cannì, Rocco Cafiso e Maria Imposa.

L’antico rito ha assunto, anche quest’anno, un valore simbolico considerata l’emergenza sanitaria con cui tutti ci stiamo confrontando. Oggi, invece, è la giornata in cui si celebra la solennità dell’Immacolata concezione: alle 12 e alle 18 è previsto lo sparo di colpi a cannone. Le sante messe sono in programma alle 10, alle 11 e alle 12. Nel pomeriggio alle 17 e alle 18,30. In quest’ultimo caso con adesione, impegno e tesseramento degli iscritti all’Azione cattolica delle parrocchie San Giorgio e San Tommaso apostolo. La celebrazione eucaristica, con riferimento a quest’ultima funzione, sarà animata dal coro parrocchiale.

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