Italia prima al mondo: nuova terapia insulinica con meno iniezioni e più libertà

Si parla di traguardo per i pazienti affetti da diabete di tipo 1 e 2, pazienti che possono beneficiare di questa innovazione terapeutica capace di rendere migliore la qualità di vita. Solo 52 iniezioni di insulina nell’arco di un anno anziché le 365 di ora. L’Italia conta circa quattro milioni di pazienti diabetici, di cui 1,3 milioni sono in terapia insulinica.

«È un numero minore di iniezioni da fare, con il passaggio da sette iniezioni di insulina basale a solo una a settimana – spiega Manuela Bertaggia, presidente di Fand – Associazione Italiana Diabetici – ciò significa migliorare l’aderenza alla terapia e la qualità di vita della persona con diabete, ciò significa rendere più agevole la gestione della quotidianità, evitando gli errori dovuti alla routine quotidiana. Tutto questo riduce il carico mentale che una malattia cronica comporta. Non solo: facilita il compito del diabetologo nel momento in cui il paziente necessita di un cambio di terapia. Chi passa dalla pillola all’iniezione di insulina ha spesso una reazione negativa e di rifiuto, e questo fa sì che probabilmente sarà un paziente poco aderente».

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