ITALIA DEI VALORI DI SCICLI PROMUOVE I QUATTRO REQUISITI PER IL REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO

Il partito dell’Italia dei Valori di Scicli allestirà i gazebo per promuovere i quattro requisiti referendari del 12 e 13 Giugno 2011, e riguardano: il legittimo impedimento, la pri­va­tiz­za­zione di fatto dell’acqua pre­vi­sto dal de­creto «Ron­chi» (due que­siti) e il ri­torno all’energia nucleare.

 Il coordinamento cittadino IDV di Scicli comunica le date  ed i luoghi dove saranno allestiti i gazebo per la campagna referendaria:

  • sabato 23 aprile 2011 in Piazza Municipio (presso Palco Comunale) dalle ore 18 alle ore 23;
  • sabato 30 aprile 2011 in Largo Gramsci dalle ore 18 alle ore 23;
  • sabato 7 maggio 2011 in Piazza Municipio dalle ore 18 alle ore 23;
  • sabato 14 maggio 2011 in Largo Gramsci dalle ore 18 alle ore 23;
  • sabato 2l maggio 2011 in Piazza Municipio dalle ore 18 alle ore 23.

Di seguito riportiamo i quattro requisiti referendari del 12 e 13 Giugno p.v.

Que­sito n. 1: referendum  le­git­timo impedimento «Vo­lete voi che siano abro­gati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 non­ché l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 nu­mero 51 re­cante «di­spo­si­zioni in ma­te­ria di im­pe­di­mento a com­pa­rire in udienza?»

Que­sito n.2: re­fe­ren­dum ener­gia nucleare «Vo­lete voi che sia abro­gato il decreto-legge 25 giu­gno 2008, n. 112, con­ver­tito con mo­di­fi­ca­zioni, dalla legge 6 ago­sto 2008, n. 133, nel te­sto ri­sul­tante per ef­fetto di mo­di­fi­ca­zioni ed in­te­gra­zioni suc­ces­sive, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria, li­mi­ta­ta­mente alle se­guenti parti: art. 7, comma 1, let­tera d: rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nucleare?».

Que­sito n.3: re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica — primo que­sito ammesso «Vo­lete voi che sia abro­gato l’art. 23 bis (Ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza eco­no­mica) del de­creto legge 25 giu­gno 2008 n.112 «Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria» con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 6 ago­sto 2008, n.133, come mo­di­fi­cato dall’art.30, comma 26 della legge 23 lu­glio 2009, n.99 re­cante «Di­spo­si­zioni per lo svi­luppo e l’internazionalizzazione delle im­prese, non­ché in ma­te­ria di ener­gia» e dall’art.15 del de­creto legge 25 set­tem­bre 2009, n.135, re­cante «Di­spo­si­zioni ur­genti per l’attuazione di ob­bli­ghi co­mu­ni­tari e per l’esecuzione di sen­tenze della corte di giu­sti­zia della Co­mu­nità eu­ro­pea» con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 20 no­vem­bre 2009, n.166, nel te­sto ri­sul­tante a se­guito della sen­tenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?»

Que­sito n.4: re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica — se­condo que­sito ammesso «Vo­lete voi che sia abro­gato il comma 1, dell’art. 154 (Ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato) del De­creto Le­gi­sla­tivo n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in ma­te­ria am­bien­tale», li­mi­ta­ta­mente alla se­guente parte: «dell’adeguatezza della re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale investito»?»

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