Ispica sull’orlo del dissesto finanziario

Ispica sull’orlo del dissesto finanziario. Il secondo default di Palazzo Bruno nel volgere di appena 7 anni. Era il 27 aprile 2013 quando allora, sotto l’amministrazione di Piero Rustico, arrivò il dissesto su forte spinta delle opposizioni dell’epoca e i tentativi di evitarlo del primo cittadino che resto in carica poi, per altri due anni. Oggi, invece, era la data ultima per presentare il Piano di Riequilibrio Finanziario che doveva poi andare all’attenzione degli organismi centrali per essere approvato e salvare Ispica dal default.

Invece, nessun PREF è stato presentato e, dunque, fra qualche ora sarà dichiarato il secondo dissesto di Palazzo Bruno. Chiamata in causa fuori tempo massimo, la parlamentare nazionale del Movimento 5 stelle, Marialucia Lorefice, sta tentando in ogni modo di evitare questo ulteriore smacco per la città ed ha già avuto colloqui con la Presidenza del Consiglio e il ministero degli Interni.

Non si esclude tuttavia da palazzo Bruno che nelle prossime ore un provvedimento che dilazioni i tempi per la presentazione  del piano di riequlibrio possa giungere da Roma. Se ne   potrebbe uscirne infatti  solo con un provvedimento straordinario che riguarda Ispica e tutti i comuni in quelle condizioni, da assumere nel Consiglio dei Ministri che è già in agenda fra due giorni, il 2 luglio. Si tratta di una tenue speranza che però, in assenza di strumenti finanziari adottati sinora dall’amministrazione comunale di Palazzo Bruno, semmai divenisse certezza, potrebbe solo spostare più in là il problema, allungando di qualche settimana i termini di presentazione del Piano di Riequilibrio Finanziario rispetto alla data del 30 giugno che era perentoria e che la si conosceva da tempo come termine ultimo per evitare il dissesto di palazzo Bruno.

Una situazione complicata per il sindaco, Pierenzo Muraglie, che rischia di compromettere la sua corsa al secondo mandato mentre le opposizioni, sinora, hanno deciso di aspettare di conoscere nel dettaglio i documenti redatti dai Revisori dei Conti che sembrano essere molto severi con le politiche finanziarie di chi amministra oggi il comune di Ispica, con giudizi trancianti e assolutamente forte nei confronti delle scelte fatte.

Intanto nessuna ripercussione per i cittadini di Ispica che proprio in virtù del primo dissesto pagano già tasse esose. Per il sevizio idrico e per quello della raccolta dei rifiuti solidi urbani poi la eventuale ulteriore dichiarazione di dissesto non andrebbe ad incidere sulla possibilità di pagare meno essendo questi servizi che per legge si pagano in relazione ai costi che gli enti sostengono.

Il Sindaco Muraglie dal canto suo è in attesa di avere notizie certe da Roma sui tempi prima di informare il consiglio comunale e raccontare la sua versione dei fatti. Non ci sta infatti ad assumersi la responsabilità politica una situazione che ha ereditato e che peraltro non mette nemmeno a repentaglio la posizione del personale comunale non essendoci di fatto ad oggi esuberi per i quali si dovrebbe provvedere alla mobilità presso altri enti.

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