Ispica: approvata la mozione di sfiducia al sindaco Leontini che farà ricorso. La Regione la ritiene inammissibile. Nominato vicesindaco

Ispica, il Consiglio comunale approva la mozione di sfiducia contro il sindaco Leontini: 10 voti favorevoli mentre i consiglieri di maggioranza sono usciti fuori dall’aula. Ma la Regione la dichiara illegittima così come la Prefettura e il segretario generale del Comune. Cosa succederà adesso? Intanto nominato il vicesindaco

ISPICA – Clima incandescente e colpi di scena al Consiglio comunale di Ispica, dove nella serata di oggi è stata approvata la mozione di sfiducia all’unanimità nei confronti del sindaco Innocenzo Leontini.
La mozione, sostenuta dai gruppi di minoranza, è passata con 10 voti favorevoli: quelli di Pierenzo Muraglie, Giovanni Muraglie, Carmelo Oddo, Angelina Sudano, Serafino Arena, Mary Ignaccolo, Matilde Sessa, Paolo Monaca, Gianni Stornello e del presidente del Consiglio comunale, Titta Genovese, che ha scelto di votare insieme all’opposizione.

Una nuova votazione storica (è la seconda mozione della legislatura) ma che probabilmente non avrà seguito perché ritenuta illegittima.

Il parere della Regione: “Mozione inammissibile”

Durante la seduta, il segretario generale del Comune, Giampiero Bella, ha letto in aula una PEC del Dipartimento regionale delle Autonomie locali che dichiara inammissibile la mozione di sfiducia in quanto presentata oltre i termini previsti dalla normativa regionale.

Il parere della Regione si è aggiunto a quelli già espressi dal segretario generale e dalla Prefettura di Ragusa, entrambi concordi nel ritenere la mozione fuori tempo massimo e quindi illegittima, come indicato nella circolare n. 16/2024.

Alla luce di questa comunicazione, la seduta è stata sospesa due volte, per consentire alla minoranza di valutare la situazione e confrontarsi al proprio interno.


Gli interventi: tensione e prese di posizione in aula

Alla ripresa dei lavori, il consigliere Paolo Monaca è intervenuto a nome dell’opposizione annunciando la diffusione di un documento politico indirizzato alle autorità competenti sui vari aspetti politici e amministrativi che hanno portato alla presentazione anche della mozione di sfiducia.

Poi ha preso la parola il consigliere Salvatore Milana, tra i firmatari iniziali della mozione, che ha confermato di non votarla più, spiegando le motivazioni della sua scelta: “Abbiamo saputo che la Regione ha stanziato fondi per i Comuni in dissesto – ha detto Milana – e dopo che il sindaco ha incontrato i rappresentanti del centrodestra, di cui facciamo parte, abbiamo deciso di non sostenere più la mozione per il bene della città. Crediamo che, in questa fase, sia più utile favorire il riequilibrio dei conti e dare continuità all’azione amministrativa per il bene dei cittadini”.

A seguire, i sei consiglieri di maggioranza hanno annunciato l’abbandono dell’aula, lasciando che la minoranza procedesse alla votazione.


La mozione passa all’unanimità dei presenti con 10 voti favorevoli

Rimasti in aula, nove consiglieri di opposizione e il presidente del Consiglio comunale, Genovese, hanno espresso voto favorevole.
Con 10 voti complessivi, la mozione di sfiducia è stata approvata all’unanimità dei presenti. Approvata anche l’immediata esecutività. Intanto è stato nominato il vicesindaco visto che nei giorni scorsi era stata azzerata la Giunta comunale. Si tratta di Tonino Cafisi.


Leontini: “Mozione illegale, mi rivolgerò alla magistratura”

Subito dopo la votazione, il sindaco Innocenzo Leontini ha preso la parola per contestare con forza la legittimità del procedimento:

“Quello che è accaduto oggi – ha detto – non ha alcun fondamento legale. La mozione è fuori tempo massimo rispetto alle previsioni di norma e contraria ai pareri già acquisiti da Regione, Prefettura e Segretario generale. È un atto illegittimo e illegale”. Il sindaco, che ha piu’ volte utilizzato la metafora calcistica, oltre a leggere in aula gli aspetti giuridici ha parlato di possibili ricadute giuridiche nei confronti dei consiglieri comunali che hanno votato una mozione ritenuta illegittima perché “inibita per legge”. Concluso il suo intervento, Leontini ha lasciato l’aula.

Nel suo intervento successivo il consigliere comunale Serafino Arena ha ricordato che i pareri forniti sono esclusivamente dei pareri e dunque per questo l’opposizione ha deciso di andare avanti in ogni caso.

Prima della votazione è intervenuto anche il consigliere comunale Gianni Stornello del Pd: “Se Leontini avesse continuato a parlare, quasi quasi anche io mi sarei convinto che gli asini volano”. Stornello, parlando poi di aspetti invece di natura giuridica, ha evidenziato che ci sarebbero piuttosto tutti i termini relativi alla presentazione della mozione di sfiducia. Cioè si dovrebbe fare riferimento alla finestra di primavera prossima delle prossime elezioni amministrative per poi andare a ritroso, comprendendo così che, al contrario di quanto affermato da Leontini e dai vari pareri, il mandato amministrativo non sarebbe da considerarsi concluso e dunque la mozione sarebbe valida. E in questo senso Stornello ha letto alcuni passaggi di circolari ministeriali e regionali proprio sui Comuni che hanno la proroga del mandato fino a primavera, come nel caso di Ispica, a causa del covid. Insomma per Stornello si è in qualche modo mistificata la realtà, tanto che anche la Prefettura, ha ricordato il consigliere comunale, conclude il suo parere demandando comunque alla Regione Siciliana e al suo statuto speciale.
Ancora altri consiglieri comunali e altri interventi che hanno stigmatizzato invece le parole del sindaco. Prima della votazione anche il segretario Bella è intervenuto rimarcando che il suo operato si è svolto senza alcuna pressione politica ma seguendo semplicemente l’analisi delle norme rispetto al parere reso.


Una città sospesa tra politica e diritto

Con la votazione di oggi, Ispica entra in una fase di grande incertezza.
Sul piano politico, la mozione approvata sancisce la sfiducia al sindaco. Ma sul piano amministrativo e legale, il pronunciamento della Regione e i pareri degli organi di controllo rendono il provvedimento potenzialmente nullo.

Nelle prossime ore si attende di capire quali saranno gli sviluppi formali, se il provvedimento verrà impugnato e se la Regione interverrà direttamente per ulteriormente chiarire la validità dell’atto.

Intanto, la seduta odierna resterà agli atti come una delle più concitate e significative della consiliatura, preludio a una stagione politica che si annuncia altrettanto turbolenta in vista delle prossime elezioni Amministrative. Ha collaborato Pinella Drago

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