Ispettori ministeriali negli ospedali iblei. Finora 102 i morti per covid ma scendono i ricoveri

 

Ispettori del Ministero hanno visitato oggi gli ospedali della provincia di Ragusa. A rivelarlo è il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, al termine di una conferenza-confronto avuta con il manager dell’Asp, Angelo Aliquò con cui si sono confrontati anche i vari capigruppo del Consiglio comunale. Si è parlato della vicenda covid, assolutamente in primo piano, con la conta dei 102 morti in provincia di Ragusa dall’inizio della pandemia. Ecco le dichiarazioni di Cassì a fine incontro:

“Si è da poco concluso l’incontro organizzato dal presidente e dalla vicepresidente del Consiglio Comunale, rispettivamente Fabrizio Ilardo e Concetta Raniolo,  con i capigruppo, il direttore generale di Asp Angelo Aliquò e l’assessore alla Sanità Luigi Rabito, che come saprete è anche primario di Rianimazione nel nostro Ospedale. Il direttore Aliquò ci ha aggiornati sui dati sanitari partendo da quello peggiore: la conta dei decessi è arrivata a 102, un numero che deve farci riflettere. Al tempo stesso però si alleggerisce la pressione sugli ospedali della provincia: ci sono attualmente 117 ricoveri covid a fronte di un picco di 142 toccato pochi giorni fa. In questo momento i posti covid disponibili sono circa 50 e ovviamente ci auguriamo che non debbano mai essere utilizzati. A proposito di questo, proprio oggi gli ospedali ragusani hanno visto la visita degli ispettori mandati dal Ministero della Salute alla luce della polemica regionale tra i posti covid effettivamente disponibili e quelli comunicati a Roma.

È emerso un quadro regolare, con qualche posto in più rispetto a quelli previsti. Sempre oggi si è svolto lo screening dedicato ai dipendenti comunali: su circa 300 test non sono stati riscontrati positivi. È un dato rassicurante innanzitutto per il personale comunale, che continua a lavorare per garantire servizi essenziali anche in presenza di pubblico. A un mese dalle Festività, possiamo ormai dire che certamente non sarà un Natale come gli altri, ma se continueremo ad attenerci scrupolosamente a poche, semplici regole, potremo comunque trascorrerlo con una serenità maggiore rispetto ai giorni scorsi. Abbassare la guardia proprio adesso sarebbe imperdonabile”.

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