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INTERVISTA AL POLITOLOGO, PROF. TOĞRUL İSMAYİL SUL GASDOTTO TAP
03 Lug 2013 14:15
Prof. Toğrul İsmayil, a chi giova la scelta del Consorzio Azerbaigiano, Shah Deniz, per il Gasdotto Trans-Adriatico TAP e cosa ne guadagna?
A Baku, presso l’Hotel Four Seasons, è stato sottoscritto un accordo fra la Compagnia Statale Petrolifera Azerbaigiana e la BP per l’avvio della commercializzazione del gas azerbaigiano sul mercato europeo. Di conseguenza, per permettere, al gas azerbaigiano, di raggiungere l’Europa è stato scelto il Progetto del Gasdotto Trans-Adriatico, TAP, dall’acronimo inglese: “Trans-Adriatic Pipeline”. Questo evento confermato anche dalla notizia diffusa, secondo cui il progetto in questione è il principale antagonista in loco del Progetto Nabucco-West.
Anche l’Azienda Austriaca, OMV, uno dei leader del Progetto “Nabucco”, ha rilasciato una dichiarazione secondo cui “il Consorzio Shah Deniz non avrebbe optato a favore del Progetto Nabucco”. In conformità a ciò, il Consorzio, istituito per fornire all’Europa il gas naturale di Shah Deniz, ha specificato che comunicherà la volontà di far arrivare il gas in Europa attraverso un gasdotto alternativo denominato TAP, “sulla base del fatto che è più economico” ed aggiungendo che la proposta è stata accettata.
Nella dichiarazione di OMV è apparsa anche una nota in cui si legge la necessità di cercare nuove modalità per trasportare altro gas in Europa.
Bene ma allora, qual è il motivo della preferenza di TAP rispetto a Nabucco-West?
Secondo alcuni esperti, l’attuazione di politiche attive e intraprendenti da parte dei sostenitori di TAP è stata uno dei motivi che hanno influito su tale decisione.
D’altra parte, unitamente a tali politiche attuate dal Consorzio Shah Deniz, è altresì trapelato che all’interno di Nabucco-West siano emerse difficoltà burocratiche dovute alla mancata cooperazione tra le parti. In realtà, fino a dicembre 2012, le probabilità per Nabucco-West, di vincere questa gara erano piuttosto alte. Poi, questa mossa maggiormente imprenditoriale da parte del TAP si è rivelata in maggior misura proficua.
Questa scelta di certo avvantaggia l’Azerbaigian. E gli altri Paesi?
Sì, è vantaggiosa per l’Azerbaijan, tuttavia non penalizza eccessivamente la Russia. Del resto l’energia ha dei risvolti sia politici che economici.
In primo luogo parlando del TAP, sarebbe più esatto definirlo un progetto che soddisfa tutte le parti interessate nella regione, per quanto in particolare l’Azerbaigian. Al punto che, anche se questa linea costituisse un progetto alternativo alla Russia, non darebbe un serio colpo agli interessi dei vicini settentrionali dell’Azerbaijan. Peraltro, Repubblica Ceca, Polonia e Romania, da questo punto di vista, sono ancora in mano russa.
D’altra parte, la Russia è stata piuttosto contraria alla scelta di Nabucco -West. E nel caso in cui si avesse optato per Nabucco-West, sia l’Europa centrale che quella orientale avrebbero subito un duro colpo.
Per quale ragione?
Il motivo riguarda la previsione del trasporto di gas, da parte di Nabucco -West, verso queste nazioni.
L’unico Paese della regione che beneficia del TAP è la Bulgaria. La realizzazione del TAP potrebbe aprire la porta a misure protettive da parte della Russia in Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, ecc., e della Romania nei confronti del gas russo.
Per la Russia il male minore, la sola perdita conseguente alla scelta del TAP, sarà il mancato trasporto di gas da South Stream verso l’Italia. Pertanto, a seguito di questa decisione la Russia, in generale, cercherà di salvaguardare il proprio monopolio in Europa dell’Est. Tuttavia sarà privata di una potenziale vendita sul mercato italiano. Così, per la Russia il TAP può essere definito come “il minore dei mali “. Se guardiamo a quest’aspetto, la posizione neutrale di Mosca nei confronti del TAP parallela alle serie obiezioni nei confronti di Nabucco-West, appare come una situazione totalmente comprensibile.
E l’Unione Europea?
Per quanto riguarda l’Unione europea in generale, la scelta del TAP è soddisfacente. Le ragioni di questo sono palesi. Il gas azerbaigiano per la prima volta fluirà direttamente verso il mercato europeo. Ovvero, la conseguenza di quest’accordo starà nei termini che, nonostante solo la Bulgaria abbia la chance di proteggersi dalla situazione dei Paesi della regione a rischio di dipendenza dalla Russia, … nel contempo però, i membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia e la Grecia, e anche alcuni Paesi balcanici come l’Albania, potranno beneficiare di questo accordo.
Tuttavia, l’Unione Europea ed i Paesi dell’Europa centrale e orientale dovrebbero riflettere su altri progetti onde eliminare la dipendenza da Gazprom.
Quali sono i vantaggi del TAP per Baku?
Per l’Azerbaigian il TAP rispetto a Nabucco è più breve di 450 km e quindi economicamente più proficuo. Conseguentemente, in proporzione a Nabucco -West, le spese di costruzione saranno notevolmente inferiori.
L’Azerbaijan potrà negoziare direttamente il proprio gas naturale col mercato europeo e trattare i prezzi del mercato mondiale. Questo significa l’apertura di un nuovo ed ampio mercato per l’Azerbaigian, l’eliminazione della dipendenza del mercato russo e il raggiungimento dell’obiettivo principale di Baku, ovvero l’esportazione di gas naturale.
Del resto Baku, attraverso questa decisione, contribuisce seriamente alla sicurezza energetica dell’Unione Europea, ma nel frattempo, non essendo concorrenziale a Mosca, mantiene con essa buone relazioni.
Da questo punto di vista, l’Accordo TAP, per l’Azerbaigian, possiede un’importanza sia politica che diplomatica.
E la Turchia?
Ci guadagna da tutti i punti di vista. Possiamo asserire che in una prospettiva turca non vi è alcuna perdita, nemmeno per quanto riguarda gli effetti pro futuro della scelta del TAP. Se ci sono due Paesi che traggono vantaggio dall’accordo in questione sono certamente la Turchia e la Georgia.
La Turchia, già titolare del TANAP (Progetto Gasdotto Trans-anatolico), nel contempo, farà da “Padrona di casa” al TAP, e sarà in grado di sfruttare questo progetto per le proprie esigenze interne. Essa peraltro sta investendo 10 miliardi di dollari attraverso la realizzazione del TANAP. Questo denaro proviene da investimenti diretti dall’estero. Per la Turchia non è importante se l’esportazione di gas naturale avvenga attraverso il TAP oppure Nabucco -West. Ciò che è importante è il trasporto di gas naturale attraverso il Paese.
D’altra parte, il volume di gas trasportato attraverso la Turchia raggiungerà un fatturato annuo di 12,6 miliardi di metri cubi. Allo stesso tempo, secondo i parametri della Petroleum Pipeline Corporation, BOTAS, il progetto Turchia-Grecia-Italia – Natural Gas Pipeline (ITGI), reso operativo nel 2007, è il primo fra i progetti importanti che forniranno gas naturale all’Europa. Sullo sfondo del progetto, dalle risorse di gas del Mar Caspio, attraverso la Turchia, si programma di far transitare 3,6 miliardi di metri cubi all’anno verso la Grecia, 8 miliardi di metri cubi all’anno verso l’Italia, per un volume totale di 11,6 miliardi di metri cubi.
La Georgia, come sempre, ne beneficerà per via della sua posizione di Paese di transito, attirando gli investimenti. I 40 miliardi dollari destinati all’ambito del TAP accanto ai 25 miliardi di dollari d’investimento saranno indirizzati alle economie di Azerbaigian e Georgia.
Infine, volendo esaminare alcuni dettagli del progetto TAP. Messo a punto da una società Svizzera e finalizzato alla fornitura di gas verso l’Europa, il TAP, è un Consorzio istituito dalla norvegese Statoil (42,5%), la Svizzera Axpo (42,5%) e le società tedesca E. On (15,0%).
Con una lunghezza di 800 km, il punto di partenza di questo progetto di Pipeline di Gas naturale è la città di Salonicco in Grecia. Prevedendo di utilizzare infrastrutture presenti di Turchia e Grecia, il progetto pianifica una linea che raggiunga l’Italia passando attraverso l’Albania e l’Adriatico. Mentre la Bulgaria si connetterebbe attraverso reti interne.
Tuttavia, anche Albania, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro otterranno la possibilità di beneficiare del gas di Shah Deniz.
La potenza di trasmissione massima della linea sarà di 60 miliardi di metri cubi l’anno, di cui la prima fase 10 miliardi, quindi transiteranno 21 miliardi di metri cubi di gas.
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