INCARDONA: “REGIONE SICILIANA INGESSATA DALLA BUROCRAZIA

 Una burocrazia pachidermica che come un grande mostro fagocita e divora tutte le iniziative economiche e gli entusiasmi di una classe imprenditoriale che preferisce investire in altre regioni. E’ questo uno dei grandi temi che il programma di governo di Grande Sud e della coalizione che lo sostiene intende affrontare. Mentre gli altri annunciano fantasiose alchimie irrealizzabili per la Sicilia, il partito arancione mette in campo una proposta di legge concreta per passare dal sistema delle autorizzazioni a quello del controllo ex post.

Sulla questione è intervenuto l’onorevole Carmelo Incardona, che considera preliminare la sburocratizzazione dell’isola per offrire una concreta prospettiva di sviluppo per l’intera regione: “La legge Chinnici aveva disposto un tempo limite per il rilascio delle autorizzazioni necessarie per aprire un impianto eolico. Tempo che non è stato mai rispettato dagli uffici. Ecco, questo è il paradigma di ciò che la Regione non deve essere: inefficiente, lenta e farraginosa”.

 

“Altri buchi neri della macchina burocratica – ha proseguito l’onorevole Incardona – da raddrizzare immediatamente sono costituiti dall’ancora scarsa informatizzazione degli uffici regionali e dai pochissimi atti che ancora il cittadino può inoltrare online. Per non parlare della grande questione delle consulenze esterne che, oltre a incidere sulla spesa della Regione, non hanno prodotto sostanziali miglioramenti all’amministrazione. Occorre cambiare rotta e occorre cambiarla subito con un programma chiaro, come quello lanciato da Gianfranco Micciché, che metterà al primo posto il buon funzionamento della burocrazia”.

 

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