IN VIAGGIO CON IL NOSTRO AMICO A 4 ZAMPE

Con largo anticipo, quando si decide di portare in viaggio il nostro cane o il nostro gatto, è bene organizzare al meglio il tutto.
Una corretta programmazione consentirà difatti di acquisire tutte le informazioni necessarie in una prima fase e di metterle in atto nella fase successiva.
Sia se si viaggia nell’ambito del territorio nazionale italiano che se ci si reca all’estero, è bene informarsi innanzitutto delle regole interne delle compagnie di viaggio (aeree, marittime o ferroviarie); se si viaggia con un mezzo proprio invece il problema si pone al momento del passaggio di una frontiera sia in uscita dal territorio italiano che in entrata verso di esso, a meno di non utilizzare parzialmente un traghetto o un treno+auto (verificare anche in questo caso le regole della compagnia).
A prescindere da tutto ciò un proprietario attento controllerà la validità di tutte le vaccinazioni del proprio amico a 4 zampe, antirabbica inclusa (sopratutto se si esce dall’Italia o se si raggiungono mete situate nel nord-est italiano dove attualmente esistono misure restrittive contro la rabbia); il nostro medico veterinario di fiducia saprà consigliarci al meglio in tal proposito, al pari del Servizio Veterinario della A.S.P.
Le normative recenti prevedono (oltre alla applicazione del microchip) la dotazione di un “passaporto” che accompagnerà il nostro fedele amico nei vari viaggi tra gli Stati membri dell’Unione Europea; il rilascio del Passaporto viene effettuato da un Medico Veterinario autorizzato dall’Autorità competente (A.S.P.) e, naturalmente, può essere fatto solo ad animali regolarmente iscritti all’Anagrafe. Tale documento (prestampato anche in lingua inglese, oltre che nella lingua dello Stato rilasciante) riporta tutte le informazioni relative all’animale (Sesso, razza, data di nascita, identificazione anagrafica e morfologica, etc) e al proprietario (ivi compresi gli eventuali passaggi di proprietà); nelle altre sezioni sono riportati i dati relativi alle vaccinazioni routinarie e all’antirabbica, ivi compreso l’esito dei test anticorpali nei confronti della rabbia richiesti in vari Paesi con differenti modalità (è di recentissima pubblicazione una normativa che dal gennaio 2012 cambierà la regolamentazione degli ingressi degli animali da compagnia verso il Regno Unito – dedicheremo un articolo in futuro proprio a tale normativa); ancora il Passaporto contiene dati su trattamenti vari (zecche ed ectoparassiti, echinococco) e visite per accertare lo stato di buona salute dell’animale.
Il Passaporto diventa quindi un documento indispensabile per ogni animale che viaggia al seguito del proprietario. Illustreremo in prossimi articoli ogni modalità relativa agli altri adempimenti per i viaggi dentro l’Unione Europea, verso di essa e verso Stati cosidetti “terzi”.

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