IN UN FURGONE NASCOSTI EXTRACOMUNITARI

All’apparenza era un normale sbarco di turisti o gente d’affari, uno dei tanti che quotidianamente vivacizzano il porto di Pozzallo , invece dentro il “Fiorino” di colore rosso sceso dal catamarano proveniente da Malta, condotto dal vittoriese Crocifisso Villi, 45 anni, si nascondeva un carico di 4 clandestini in arrivo dall’isola dei Cavalieri. La prontezza e l’acume investigativo dei finanzieri della Tenenza di Pozzallo e della Sezione operativa navale hanno fatto sì che due immigrati avvistati all’interno del Porto non passassero inosservati. Questo particolare costituiva di fatto la fonte d’innesco per l’attività d’indagine che si è protratta fino a tarda sera. Altri due clandestini hanno tentato la fuga, ma sono stati raggiunti e fermati dai militari della Guardia di finanza. Il conducente del mezzo invece riusciva a dileguarsi e a far perdere agli investigatori, solo momentaneamente, le proprie tracce. Le successive indagini delle «Fiamme gialle», condotte dal Comando provinciale, dalle Tenenze di Pozzallo e Vittoria, dalla Squadra mobile di Ragusa, dalla Squadriglia navale di Pozzallo, con la preziosa collaborazione dei funzionari della Dogana, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Modica Gaetano Scollo, hanno messo in luce un presunto giro di immigrazione clandestina. Nella tarda serata i finanzieri di Vittoria sono riusciti a scovare l’esecutore dell’attività illecita: Crocifisso Villi. Quest’ultimo, è stato denunciato dalla Tenenza di Vittoria, per aver ottenuto il permesso di soggiorno a 27 clandestini, attraverso assunzioni fittizie e per aver ottenuto indebitamente l’indennità di disoccupazione agricola. L’uomo è inoltre accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a scopo di lucro. Le indagini, coordinate dalla Procura di Modica, tendono ad accertare se dietro lo sbarco vi sia un giro internazionale.I quattro clandestini (due dei quali provenienti dal Niger, uno dal Sudan e un altro dall’Eritrea) invece, sono stati denunciati ai sensi dell’art. 10 bis del Testo unico sull’immigrazione. Il furgone a bordo del quale viaggiavano è stato posto sotto sequestro unitamente ai contanti che il malvivente aveva al seguito. Un viaggio dall’Africa in Sicilia, rotta maltese a bordo di un catamarano e non della solita carretta del mare che rischia di naufragare alla prima onda, costerebbe più o meno 3.500 euro. Non solo viaggio, però, ma un pacchetto tutto compreso che consiste nell’assistenza durante la traversata e in un lavoro certo appena giunti a destinazione. Le attività  sono dirette a ricostruire i viaggi fatti dal Villi negli ultimi tempi a Malta e se per caso l’uomo non sia in contatto con altri soggetti che organizzano e commissionano sbarchi dalle coste dell’Africa. I 4 africani sono stati già condotti presso il centro di accoglienza di Caltanissetta in attesa di essere rimpatriati. E’ doveroso sottolineare come, ancora una volta, sia stata particolarmente proficua ed efficace la collaborazione tra le diverse forze di polizia che operano sul territorio ragusano. Infatti, l’intento comune di assicurare i malviventi alla Giustizia, di un reato così spregevole, come quello di favorire l’immigrazione clandestina a fini di lucro, ha consentito alla Guardia di Finanza, alla Polizia di Stato e all’Agenzia delle Dogane di portare a termine questa importante e complessa operazione.

 

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