È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL VELENO PER TOPI …
03 Gen 2012 20:30
Un pericolo spesso purtroppo sottovalutato è rappresentato dal veleno per topi. Capita che nei giardini o in casa (soffitte, garage, locali tecnici, etc.) vengono collocate esche di “rodenticidi” sotto varia forma.
… e spesso purtroppo ci si dimentica di tali esche …
Il problema non è tanto il dimenticarsene, quanto avere la consapevolezza della loro pericolosità. Prima di collocarle, infatti, si dovrebbe valutare attentamente l’accessibilità delle esche stesse ai nostri animali domestici da compagnia e non solo … anche un bambino molto piccolo potrebbe essere attratto da qualcosa di colorato (come spesso è l’esca). Le Ditte specializzate nella derattizzazione in varie tipologie di stabilimenti, infatti, collocano le esche all’interno di trappole (spesso riducibili ad un semplice tubo a “T”) la cui accessibilità è possibile esclusivamente ai roditori.
Ad ogni modo tali tipologie di veleni, agiscono sul meccanismo di coagulazione dell’organismo che li ingerisce.
In pratica il roditore (… o il cane!) non avrà effetti nocivi nè sintomi immediatamente dopo l’ingestione, ma pian piano che il veleno viene assorbito i meccanismi della coagulazione del sangue non funzioneranno bene e potranno verificarsi emorragie di varia entità. Per completare il meccanismo di azione del veleno potranno volerci anche alcuni giorni, trascorsi i quali un intervento terapeutico potrebbe essere oramai troppo tardivo.
Esiste un protocollo terapeutico a lunga durata, che prevede la somministrazione di un farmaco specifico per diverse settimane. Il medico veterinario saprà, anche con l’ausilio di accertamenti specifici di laboratorio sui tempi di coagulazione, quando e come instaurare tale protocollo e come implementarlo con altre terapie e/o accorgimenti.
Quel che è importante è senz’altro che, una volta certi che il proprio amico a 4 zampe abbia ingerito le esche avvelenate, ci si rechi al più presto dal medico veterinario anche senza la presenza di sintomi evidenti; comparsi tali sintomi, infatti, la situazione si presenterà ancor più grave.
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